Scoppia ordigno a Firenze davanti libreria Casa Pound, artificiere ferito

di redazione Blitz
Pubblicato il 1 Gennaio 2017 - 10:28 OLTRE 6 MESI FA
Scoppia ordigno a Firenze davanti libreria Casa Pound, artificiere ferito

Ansa

FIRENZE – Un artificiere della Polizia è rimasto ferito a Firenze dallo scoppio di un ordigno trovato davanti alla sede di una libreria che fa riferimento a Casa Pound. Una pattuglia della polizia aveva trovato un involucro sospetto davanti al locale in via Leonardo Da Vinci, non lontano dal centro storico. Gli artificieri giunti sul posto hanno lavorato all’ispezione o al disinnesco del paccobomba e uno è rimasto ferito dall’esplosione.  L’artificiere della polizia, ora ricoverato all’ospedale di Careggi, è rimasto ferito seriamente soprattutto alle mani e al volto. L’esplosione è avvenuta attorno alle 5:30 della notte di capodanno.

Gli agenti della pattuglia che ha avvistato l’ordigno, lasciato davanti all’ingresso della libreria, hanno capito subito che il pacco sospetto non poteva essere, per dimensioni e forma, un grosso petardo della notte di San Silvestro: l’involucro in cui si trovava era confezionato con carta o stoffa.

L’ordigno esploso, “è sicuramente di natura politica in relazione all’obbiettivo e alle caratteristiche del manufatto” . Lo affermano fonti di polizia. L’artificiere rimasto ferito precisano, non è in pericolo di vita. C’era un timer collegato ai fili e al pacco bomba esploso stamane a Firenze. Verso le 5 del mattino, una pattuglia della Digos che controllava obbiettivi sensibili ha notato un pacco davanti alla saracinesca della libreria che poteva essere sospetto.

Era un pacco con fili elettrici ed un timer. La pattuglia ha chiamato la questura, sono arrivati una volante e gli artificieri, la zona è stata isolata, come da procedura in questi casi. L’artificiere ha cominciato ad esaminare l’ordigno quando è avvenuto lo scoppio L’agente è stato subito soccorso, e sul posto è arrivata la polizia scientifica per raccogliere le tracce lasciate dall’esplosione. Sono state avviate le prime indagini condotte dalla Digos ed è stato informato il procuratore capo Giuseppe Creazzo.