Scuola, 90 cortei in tutta Italia contro la riforma Renzi

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Ottobre 2015 - 12:07 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Studenti in piazza in tutta Italia contro la riforma della “Buona scuola” del governo Renzi e contro il nuovo Isee, che penalizzerebbe gli studenti universitari nell’assegnazione delle borse di studio.

Sono novanta i cortei partiti venerdì mattina, 9 ottobre, in molte città italiane, da Milano a Roma, da Firenze a Bari, da Torino a Napoli. Gli studenti rivendicano università gratuita per tutti e diritto di dire la loro nella gestione delle istituzioni scolastiche.

Già nella notte tra giovedì e venerdì gli organizzatori dei cortei hanno lanciato un blitz notturno itinerante al ministero dell’Istruzione, a quello dell’Economia, a quello del Lavoro e a Palazzo Chigi.

MILANO – Il corteo studentesco ha sfilato in piazza Missori, dove un gruppo si è staccato e ha esposto uno striscione con la scritta «ì”diritto allo studio subito no fondi alle scuole private”, mentre altri ragazzi hanno mostrato cartelli con la scritte “libri di testo euro 400”, “trasporti euro 300” e il costo di altre voci di spesa per lo studio.

TORINO  –  Nel capoluogo piemontese un gruppo di studenti ha occupato il gasometro Italgas, in corso Regina Margherita. Dopo aver forzato gli ingressi della struttura, abbandonata da tempo, si sono sistemati negli spazi che devono essere abbattuti per ospitare la nuove residenze universitarie. La protesta, nell’ambito della mobilitazione studentesca contro la “Buona scuola” per la quale sotto la Mole si stanno muovendo tre cortei, contro l’affidamento della costruzione della casa dello studente a imprese private.

BARI  –  Sono circa duemila, secondo gli organizzatori, gli studenti che stanno manifestando a Bari contro la riforma della “Buona scuola” del governo. “Una riforma – spiega Arianna Petrosino dell’esecutivo Uds Puglia – che non è il prodotto di una consultazione al contrario di quanto si vuole far credere”. ‘Con questa riforma a scuola non si torna’, e ‘Contro la scuola dei padroni, dieci, cento, mille manifestazioni’, sono alcuni degli slogan scelti, sottolinea Petrosino, contro “lo strapotere dei presidi, l’influenza dei privati, il restringimento degli spazi di democrazia e partecipazione”.

(Nelle foto Ansa, il corteo di Roma)