Scuola, bando concorso 90mila prof. entro un mese. Le novità

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Ottobre 2015 - 09:28 OLTRE 6 MESI FA
Scuola, bando concorso 90mila prof. entro un mese. Le novità

Scuola, bando concorso 90mila prof. entro un mese. Le novità

ROMA – Nel 2016 si svolgerà il concorso per assumere 90mila nuovi insegnanti dalle scuole materne alle superiori nei prossimi tre anni. Entro un mese il ministero stabilirà i termini del bando e modalità di selezione: tra gli 85 e i 90mila è il numero di nuovi prof da inserire, più dei 60mila preventivati a giugno e degli 80mila a inizio settembre.

No preselezione. Potranno partecipare solo gli aspiranti docenti già abilitati, si prevedono circa 180mila candidati. Il concorso avrà luogo  nella prima metà del 2016.

Lo scritto sarà una lezione simulata. Gli eleborati saranno fatti esclusivamente al computer, l’orientamento è quello di rinunciare alle prove su carta, eliminando ad esempio il test iniziale tipo multiple choice (con le crocette). Solo due prove: lo scritto consisterà in una simulazione di una lezione.

Requisiti. Per partecipare serve l’abilitazione: Tfa, Pas, ex Ssis, laureati in scienze della formazione primaria e diplomati magistrali. Parte da un punteggio più alto chi ha già fatto supplenze. Potranno partecipare i 23mila docenti dell’infanzia esclusi dalle prime fasi della riforma cosiddetta della Buona Scuola.

Le nuove assunzioni: quando, quante. Corrado Zunino su Repubblica illustra quale sarà l’iter burocratico delle nuove assunzioni.

I novantamila vincitori dovranno essere assunti tra il 2016 e il 2018 tenendo conto del turnover annuale e delle indicazioni delle scuole sulle materie da potenziare. Ogni tornata di stabilizzazioni, ovviamente, dovrà ispirarsi al testo unico: le assunzioni devono essere realizzate per metà da concorso e per metà dalle Graduatorie a esaurimento. Poiché, tuttavia, in molte discipline le cosiddette Gae sono esaurite, è ipotizzabile che in media ogni estate il 65 per cento degli assunti entrerà attraverso la prova selettiva e il 35 per cento attraverso quel che resta delle graduatorie di prima fascia (che oggi ospitano 60 mila persone). (Corrado Zunino, La Repubblica).