Scuola dei Marescialli, la Procura di Firenze mantiene l’inchiesta
La Procura di Firenze non vuole restare titolare dell’inchiesta sull’appalto per la costruzione della Scuola Marescialli del capoluogo toscano. L’inchiesta è collegata a quella sulle “Grandi opere”.
Il procuratore capo di Firenza Giuseppe Quattrocchi ha spiegato perché è contrario a trasferire gli atti nella capitale: «Riteniamo che la competenza sull’inchiesta in corso sull’appalto per la costruzione della Scuola Marescialli dei carabinieri sia nostra e abbiamo dato il nostro parere negativo al trasferimento degli atti a Roma».
Quattrocchi ha quindi spiegato che il suo ufficio ha dato risposta negativa agli avvocati di Angelo Balducci e Fabio De Santis, che avevano chiesto il trasferimento dell’inchiesta a Roma sulla scuola carabinieri per incompetenza territoriale di Firenze.
«Per noi il processo rimane qua – ha aggiunto Quattrocchi – e pertanto abbiamo risposto di no».
Tra gli argomenti portati dagli inquirenti fiorentini per motivare il mantenimento dell’ inchiesta relativo all’incontro tra l’imprenditore Riccardo Fusi e il “faccendiere” Fabio De Vito Piscicelli: nell’aprile 2008 i due si videro in un hotel di Firenze di proprietà dello stesso Fusi.
Secondo i legali di Balducci e De Santis, quell’incontro non costituisce un elemento sostanziale che la presunta corruzione sia stata compiuta a Firenze perché i due pubblici funzionari non erano presenti. «Ma – ha fatto osservare Quattrocchi – Piscicelli si incontrò con Fusi perché lavorava per loro, li rappresentava».