Scuola: ecco il liceo sportivo, una risorsa per atleti e non solo

Pubblicato il 6 Marzo 2012 - 01:00 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 5 MAR – O molli lo sport o addio promozione. Presto gli atleti-studenti non saranno piu' messi davanti a questa alternativa. Dal 2013, come ha confermato il ministro Profumo, partira', infatti, il liceo sportivo che consentira' di declinare con maggiore facilita' studio e allenamenti.

Il nuovo percorso di studi, che amplia l'offerta della scuola superiore (e che gia' esiste in via sperimentale), coniuga teoria e pratica. In realta' la sezione a indirizzo sportivo non si configura come un liceo che si aggiunge alle sei tipologie previste dalla riforma del secondo ciclo, ma si presenta come una sezione del liceo scientifico.

''In realta' questo liceo – ha spiegato il ministro dell'istruzione, Francesco Profumo – non per gli atleti ma ha un obiettivo diverso che è quello da una parte di creare una maggiore attenzione all'educazione fisica e soprattutto di avere una scuola per il management delle attività sportive". ''Credo – ha aggiunto – che per le attività degli atleti siano necessarie altre attività di supporto, lezioni a distanza per evitare di far perdere il passo ai ragazzi e attività di tutoraggio al rientro a scuola perché non perdano l'anno. Poi, naturalmente, se lo vogliono, potrebbero iscriversi al Liceo Sportivo anche gli atleti".

''La possibilità di avere un liceo sportivo sarebbe una grande conquista per le atlete e gli atleti italiani'', ha commentato il presidente del Coni, Gianni Petrucci, il quale ha espresso apprezzamento per il lavoro del ministro dell'istruzione Francesco Profumo in materia di scuola e sport. ''Non appena si è insediato – ha detto – il suo primo atto è stato quello di confermare il progetto di alfabetizzazione motoria nella scuola primaria stanziando 2,5 milioni di euro che si aggiungono ai 5 milioni già deliberati dal Coni. Ora, portando avanti il progetto del liceo sportivo, aggiunge un altro fiore all'occhiello della sua positiva gestione ministeriale. Lo ringrazio a nome dello sport italiano".

Per chi insegue tempi da Olimpiadi il liceo sportivo sara' indubbiamente una grande opportunita'. ''Per studiare o mi sveglio presto la mattina o lo faccio la sera. Altre mie colleghe che non frequentano i centri federali di Milano e Roma – commenta Carlotta Ferlito, giovane campionessa di ginnastica – seguono la scuola normale al mattino, ma fanno molte assenze. Alcune sono agevolate dalle loro scuole, altre no, anche se la federazione garantisce alle ragazze del giro azzurro un contributo per essere aiutate negli studi. Un sistema, una scuola, studiata appositamente per agevolare noi atleti sarebbe un grande passo avanti''. Apprezza la novita' anche Flavio Bizzarri, ranista azzurro, campione olimpico giovanile: ''Se la scuola che frequenti ti aiuta, come sta facendo la mia, forse non serve, ma a quanto sento in giro non tutti sono fortunati come me''.

Qualche perplessita' dalle associazioni studentesche. ''Se il ministero vuole rimettere in campo una sperimentazione liceale sullo sport, perché non viene data priorità alle tante sperimentazione valide totalmente eliminate dalla Riforma Gelmini? E ci chiediamo quale criterio dia priorità a uno 'studente-atleta' nel frequentare uno scientifico, piuttosto che qualsiasi altro tipo di scuola?'' chiede l'Unione degli studenti. ''Certo – fanno notare gli studenti dell'Udc – occorrerebbero precisi investimenti in attrezzature, strutture e in formazione della classe docente, ma siamo convinti che questa strada possa favorire lo sviluppo atletico di migliaia di studenti, superando l'attuale gap tra il sistema scolastico americano-anglosassone e quello italiano''.

Alcuni numeri ci sono gia', a cominciare dai circa 60 milioni di euro previsti nell'ambito del contratto di lavoro degli insegnanti per finanziare le ore aggiuntive dei docenti di educazione fisica che oltre alle attivita' curriculari formano i ragazzi che fanno sport agonistico.

Il numero delle sezioni da attivare nella fase di prima applicazione sara' contenuto entro il numero delle province di ciascuna Regione per consentire un adeguato monitoraggio dei primi risultati dell'attivazione. Non e' previsto l'insegnamento obbligatorio del latino. L'orario settimanale sara' di 27 ore nel primo biennio e 30 nel secondo biennio e nel quinto anno. La scelta degli sport da studiare e praticare viene rimessa all'istituzione scolastica che terra' conto delle richieste degli studenti e delle famiglie nonche' delle esigenze del territorio. La sezione a indirizzo sportivo sara' aperta alla frequenza di tutti gli studenti, compresi i disabili. Non sono previste prove selettive di accesso ed e' prevista la partecipazione del Coni, con personale tecnico e insegnanti. Tra gli obiettivi del nuovo corso c'e'anche l'insegnamento del rispetto delle regole e del fair play e tutto il fronte di conoscenze legate a salute, benessere, sicurezza e prevenzione e quindi a igiene, alimentazione, droga e alcol.