Scuola, oggi iniziano gli esami orali di terza media. Paure, consigli e un pensiero: da domani è vacanza!

Pubblicato il 21 Giugno 2010 - 10:54 OLTRE 6 MESI FA

E’ arrivato il momento e la tensione sale. Dopo il temutissimo ed odiatissimo test Invalsi, per gli oltre 580mila studenti di terza media da oggi iniziano gli esami orali (anche se ogni scuola può decidere il proprio calendario) . Un solo sentimento prevale: la paura. “Ho una paura tremenda dell’esame, che devo fare?!?” scrive angosciata Tata-1996. Se durante gli scritti si può sempre sperare nella classica “sbirciatina” sul foglio del compagno o sui sempreverdi “bigliettini” nascosti nei posti più improbabili, il colloquio orale è quello che spaventa di più gli alunni: è un faccia a faccia con i professori, il primo “uno contro tutti” della carriera scolastica che i ragazzi devono affrontare. Si, ma come? Ecco qualche consiglio.

Niente notti insonni o ripassatine dell’ultimo minuto: dopo un pomeriggio passato a ripassare ad alta voce, è importante arrivare all’esame riposati e dopo aver fatto una buona colazione. E’ necessario avere pensieri positivi: quando si entra davanti alla commissione esaminatrice, è fondamentale salutare con un bel “buongiorno” sonante, sedersi sicuri e fare un bel respiro prima di iniziare a parlare.

L’interrogazione orale dura solitamente tra i 15 e i 30 minuti. Un tempo che sulla carta sembra infinito, ma quando ci si siede su quella sedia e iniziano le domande sembrerà volare. L’importante è non farsi prendere dal panico: i professori, in fondo, faranno di tutto per mettere a proprio agio gli alunni e che, nella maggior parte dei casi, faranno domande sulla tesina fatta dai ragazzi stessi collegando tra di loro diverse materie. Ma se invece andranno su un terreno sconosciuto, chiedendo cose a cui non si sa rispondere, l’importante è non fare scena muta: anche se non si consoce l’argomento basterà fare finta di rispondere indirettamente, portando il discorso su un argomento simile o collegato o fare un discorso il più generale possibile.

Per quelli che, fortunatamente, non dovranno affrontare la temutissima commissione per primi, fondamentale sarà il supporto dei compagni: non appena i primi malcapitati usciranno dall’aula è bene fare domande per capire come si sono comportati i professori e quali domande hanno fatto.
Ma, un pensiero, deve prevalere su tutti. Ragazzi, questo è davvero l’ultimo sforzo: da domani iniziano le vacanze!