Scuola: “lavori forzati” (pulisci i corridoi) se usi lo smartphone in classe all’Iti di Torino

Scuola: "lavori forzati" (pulisci i corridoi) se usi lo smartphone in classe all'Iti di Torino
Scuola: “lavori forzati” (pulisci i corridoi) se usi lo smartphone in classe all’Iti di Torino

ROMA – Chissà se costituirà un precedente valido per ogni scuola d’Italia.

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Fatto sta che a Torino, all’Iti, usare reiteratamente lo smartphone in classe, può costare caro: la punizione, al secondo ammonimento, consiste nel fare qualche ora di pulizia, spazzolone, scopa, paletta, strofinacci. “Lavori forzati”, insomma.

Extrema ratio, perché molti studenti proprio non ce la fanno a staccarsi dal telefonino, nemmeno quando espressamente vietato. E i genitori sono d’accordo sul decalogo approntato dall’istituto sul corretto uso del cellulare.

Il preside Gianluca Spagnolo spiega a La Stampa l’inevitabilità dei provvedimenti adottati: “Purtroppo lo immaginavo. Ho chiesto ai professori di essere abbastanza clementi fino alla fine dell’anno, perché il regolamento è entrato in vigore a scuola iniziata. Però c’è e va rispettato. Se dopo un primo richiamo l’allievo persevera, è chiaro che non si può essere indulgenti”.

Si accende solo se richiesto dai prof per attività didattiche. Diversamente, al primo richiamo lo studente se lo vede ritirare: viene portato in vicepresidenza e chiuso in cassaforte. Al secondo richiamo scatta la sospensione dalle lezioni ma con obbligo di frequenza, ed è appunto quello che è accaduto ai primi 4-5 allievi «recidivi» della scuola, che si sono fatti sorprendere per la seconda volta a usare abusivamente il cellulare. (Stefania Zorio, La Stampa)

 

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