ROMA – “Subito un decreto per assumere i precari della scuola“. Sindacati uniti intervengono nel dibattito sulla “buona scuola” e chiedono, così come le opposizioni parlamentari, di stralciare il problema delle assunzioni dai temi più generali. E lo fanno con una nota congiunta dei segretari generali dei tre sindacati. Ma il premier Matteo Renzi fa capire che la sua idea è un’altra: riforma e assunzioni viaggiano di pari passo.
“L’iter parlamentare del ddl buona scuola – dicono Susanna Camusso, Anna Maria Furlan e Carmelo Barbagallo – è caratterizzato da incertezze e criticità rispetto all’obiettivo più volte dichiarato dal governo di approvare in tempi rapidi il progetto di riforma. Tali criticità sono il segno che l’ascolto reale del mondo della scuola non si è mai realizzato anche a fronte delle grandi mobilitazioni e proteste che hanno segnato gli ultimi mesi, a partire dallo sciopero del 5 maggio scorso”.
Ma il premier sulla sua e-news risponde: “Chi è contrario cerca di bloccare la riforma in Parlamento con migliaia di emendamenti, per impedirne l’approvazione, salvo poi accusare il governo di non voler fare le assunzioni. Non siamo noi che vogliamo fermarci, ma le assunzioni hanno senso solo se cambiamo la scuola, se c’è un nuovo modello organizzativo”.