Segrate, operaio con cartello “Negro”: imprenditore condannato

Pubblicato il 26 Maggio 2011 - 19:48| Aggiornato il 27 Maggio 2011 OLTRE 6 MESI FA

MILANO –  Un operaio dello Sri Lanka costretto a subire continui maltrattamenti dal datore di lavoro: un giorno ha trovato il suo carrello da lavoro con sopra la scritta: “Negro che non sa lavorare ma capace di prendere i soldi”, poi una lite sfociata in calci e pugni per un banale giorno di ferie e quotidianamente frasi come “sporco negro”, “vieni dal terzo mondo e non capisci niente” e “tornatene al tuo Paese”.

Ora il titolare di una impresa di lavorazione delle lamiere di Segrate, P.M. di 38 anni, è stato condannato a due anni e mezzo di carcere con l’aggravante dell’ odio razziale. Non solo, l’imprenditore dovrà anche versare una provvisionale ad Anton R., 47 anni, originario dello Sri Lanka, che si è costituito parte civile in quanto vittima dei maltrattamenti.

Il giudice nelle motivazioni contestuali al dispositivo ha parlato di “razzismo volgare”, di “derive razziste per il solo motivo del diverso colore della pelle”. “La deriva verso l’inciviltà – ha scritto ancora il gup – non deve trovare proseliti in un luogo di lavoro”.