“Sei gay”: si uccide per gli sfottò. Forse “vittima di stalking”

Pubblicato il 22 Novembre 2012 - 09:40 OLTRE 6 MESI FA
Un quindicenne di Roma si asrebbe suicidato per gli insulti omofobi di un compagno di scuola

ROMA – Essere deriso per il proprio orientamento sessuale, per il modo in cui ci si veste. E per questo uccidersi. Si può aggiungere all’elenco dei casi di bullismo tra adolescenti la storia del quindicenne di Roma che un pomeriggio, tornato a casa da scuola, è stato trovato morto impiccato con una sciarpa annodata al corrimano della scala interna alla casa.

Il Corriere della Sera racconta la sua storia. La storia di un ragazzino che non aveva paura ad indossare jeans rosa e smalto. Ma che dopo le ultime battute offensive del compagno di scuola non ce l’ha fatta più. Secondo il Corriere della Sera erano diversi mesi che il quindicenne era preso di mira.

E’ stato il padre a ritrovare il suo corpo appeso alle scale. Anche il fratello più piccolo era in casa quando è successo. E’ stato ascoltato dalle psicologhe della Questura, ancora sotto choc.

Intanto spunta il racconto di un giovane che conosceva il quindicenne: “Si è ucciso perché lo prendevano in giro per lo smalto sulle unghie e perché era omosessuale”, ha detto alla Help Gay Line, il numero verde di assistenza per i casi di violenza e pregiudizi verso le persone omosessuali.

“Abbiamo sentito anche altri ragazzi della scuola frequentata dal suicida, ha detto il portavoce, Fabrizio Marrazzo, al Corriere della Sera, altri li abbiamo ascoltati direttamente nell’istituto. Non sappiamo se fosse veramente gay, ma ciò non toglie che per il suo atteggiamento veniva deriso e che per questo motivo era sconvolto. Non possiamo escludere che il ragazzo sia rimasto vittima di stalking o di istigazione al suicidio.

Adesso sul suicidio del quindicenne romano indaga la polizia, che ha sequestrato il suo telefonino e il suo computer, e ha deciso di andare a controllare anche sui social network, per vedere se su Facebook oltre ai commenti degli amici fossero arrivate anche le offese di qualcuno.