TRIESTE – Mamma e papà alternati, l’unico punto fisso, la casa: per una bambina di 4 anni di Trieste sarà così la sua vita nei prossimi anni. Lo ha deciso il Tribunale dei minori, destinando alla piccola l’abitazione di cui i genitori, conviventi da anni ma non sposati, sono comproprietari. Un provvedimento emesso in via provvisoria, ma che potrebbe aprire la strada ad una nuova legislazione in materia di separazioni e affidi.
La lite tra i due adulti, riporta il Piccolo, era molto accesa, tanto che i rispettivi legali non sono riusciti a trovare un accordo. Per questo a decidere è stato il Tribunale, che, per la prima volta in Italia, ha stabilito che “la minore venga collocata presso l’abitazione di proprietà e affidata in modo condiviso a entrambe i genitori i quali, limitatamente alle decisioni di ordinaria amministrazione e al tempo in cui la figlia è con ciascuno di essi, eserciteranno la podestà separatamente”.
I due genitori si alterneranno nella casa, una settimana il padre una settimana la madre. Il cambio avverrà ogni lunedì. Considerata l’età della bambina, il genitore di turno potrà portare con sé una nonna o una zia che lo aiuti a curare la bambina. Per quanto riguarda il mantenimento, anche quello spetterà al genitore di turno, con alternanza settimanale, e ognuno dei due “contribuirà al 50% delle spese straordinarie preventivamente concordate”.
Il provvedimento del Tribunale di Trieste, ricorda il Piccolo, rappresenta una delle poche applicazioni dell’istituto dell’affidamento alternato. Questa norma prevede che il figlio venga affidato a un genitore per un certo periodo e all’altro nel lasso di tempo successivo.
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