Serena Piccolo, la storia della ragazza con aplasia midollare che lasciò l’ospedale per fare la Maturità

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Maggio 2021 - 19:09 OLTRE 6 MESI FA
Serena Piccolo, la storia della ragazza con aplasia midollare che lasciò l'ospedale per fare la Maturità

Serena Piccolo, la storia della ragazza con aplasia midollare che lasciò l’ospedale per fare la Maturità

La storia di Serena Piccolo, la ragazza che, affetta da aplasia midollare, lasciò l’ospedale per recarsi a suola e fare l’esame di Maturità. La sua storia viene raccontata nella seconda puntata di Nuovi Eroi, la trasmissione condotta da Veronica Pivetti e in onda ogni sera su Rai Tre alle 20 e 20.

La storia di Serena Piccolo

Affetta da aplasia midollare, lo scorso giugno Serena Piccolo (nata a Pomigliano d’Arco in provincia di Napoli) era ricoverata presso l’ospedale Bambino Gesù di Roma. Era in attesa del trapianto di midollo osseo, e ha scelto di lasciare il reparto per sostenere l’esame di Maturità in presenza. Ad inizio agosto poi è giunta la notizia di un donatore, un ragazzo tedesco di 25 anni, e il 21 dello stesso mese Serena ha ricevuto il trapianto.

Serena Piccolo aveva scelto di lasciare l’ospedale per sostenere l’esame in presenza presso il Liceo Vittorio Imbriani di Pomigliano d’Arco. Liceo che frequentava prima dell’insorgere della patologia. Ha preso 100/100. Avrebbe potuto sostenere l’esame a distanza, dall’ospedale, così come consigliato dai medici e dai docenti, ma ha fortemente voluto farlo di persona. Il padre aveva commentato: “Serena ha voluto la soddisfazione di confrontarsi, mettersi in gioco, avere paura e gioire come una qualsiasi ragazza di 18 anni”. 

Mattarella conferisce a Serena Piccolo l’onorificenza al merito

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, le ha in seguito conferito, motu proprio, l’onorificenza al Merito della Repubblica Italiana. Si tratta di un riconoscimento a cittadine e cittadini che si sono distinti per atti di eroismo, per l’impegno nella solidarietà, nel volontariato, per l’attività in favore dell’inclusione sociale, nella cooperazione internazionale, nella promozione della cultura, della legalità e del diritto alla salute. Serena Piccolo è stata scelta, si legge, “per il suo esempio di forza d’animo e determinazione”.