Varazze. Caccia al “serial killer” dei gatti: usa fucile a pallini, 4 “vittime”

Pubblicato il 13 Settembre 2012 - 15:05 OLTRE 6 MESI FA
(LaPresse)

SAVONA – E’ caccia al “serial killer” dei gatti a Varazze, frazione di Cantalupo. Il Secolo XIX racconta la storia dei felini della città, che vengono massacrati con colpi di pistola ad aria compressa. Finora il bilancio è di 4 gatti uccisi, ma sono molti gli animali feriti. Il timore degli abitanti è che il killer dei gatti possa uccidere i loro animali domestici o ancor peggio ferire, durante la sua spietata caccia, i bambini di Varazze. E così nella città i padroni delle vittime felini hanno aperto la “caccia” al killer e tappezzato la città di manifesti:

“Qui c’è un orco che spara ai gatti. Chiunque abbia segnalazioni utili le passi ai carabinieri”.

Il Secolo XIX scrive:

“Usate come bersagli viventi le bestiole accusano il colpo indifese, sarà poi solo la fortuna a decretarne il destino. Infatti il killer dei gatti ha già sulla coscienza la vita di 4 animali ma molti di più sono quelli ritrovati feriti. Ben 4 volte il sadico con la sua arma ha colpito parti vitali decretando la morte certa dell’animale, e solo dopo una tremenda agonia durata anche giorni. Molti altri gatti invece, per un semplice colpo di fortuna, si sono salvati perché non trafitti in organi principali. In via San Lazzaro, la strada dove nell’ultimo mese gli episodi di sadismo si sono ripetuti, una zona dove non c’è abitante che non possegga almeno un animale domestico, i residenti hanno paura”.

Cristina Cervi, abitante di Varazze, racconta al Secolo il suo lutto:

“L’ultima vittima del “mostro” di via San Lazzaro è morta ieri mattina. Si chiamava Ciccio, aveva 4 anni, il pelo bianco e nero e il collarino rosso, ma soprattutto una famiglia che oggi lo piange. «Me l’hanno ammazzato», ripete la sua “mamma adottiva” mentre non riesce a trattenere le lacrime. Cristiana Cervi, la padrona di Ciccio, è affranta. Solo poche ore prima ha accompagnato il suo gattone dal veterinario per mettere fine alle sofferenze continue, provocate da un pallino penetrato nei polmoni. La signora Cervi non ha quasi parole. Non capisce cosa possa spingere un uomo a rendersi autore di un gesto così disumano. Piange. «E’ tornato a casa ferito un paio di settimane fa – si fa poi forza Cristiana e racconta -. L’ho immediatamente portato dal veterinario e, dopo la visita, mi ha già da subito dato poche speranza. Il pallino era entrato in un polmone e ha poi provocato diverse complicazioni. Abbiamo provato di tutto per salvarlo, non c’è stato però nulla da fare. Ne vengo ora dal veterinario. Non c’era altro da fare»”.

Gli abitanti della città ora stanno cercando il killer ed hanno allertato le guardie zoofile dell’Enpa ed i carabinieri, che sono così impegnai in indagini sul campo. Se il “serial killer” di felini sarà individuato il rischio per lui è una pena da 3 a 18 mesi di reclusione.