Seu, quarto caso in Puglia: bimba di 2 anni ricoverata a Bari

di redazione Blitz
Pubblicato il 20 Giugno 2018 - 15:15 OLTRE 6 MESI FA
Seu, quarto caso in Puglia: bimba di 2 anni ricoverata a Bari

Seu, quarto caso in Puglia: bimba di 2 anni ricoverata a Bari

BARI – Nuovo caso in Puglia di Seu, la sindrome emolitico uremica, che la scorsa settimana ha portato alla morte di una bimba di appena 13 mesi a Lucera (Foggia). [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] Da sabato scorso, ricoverata all’ospedale Giovanni XXIII di Bari c’è un’altra bambina, di due anni. E’ il quarto caso da inizio 2018, ma per fortuna meno grave del precedente.

La notizia è riportata dalla Gazzetta del Mezzogiorno. I medici assicurano che la piccola “non è in pericolo di vita”. Gli stessi medici evidenziano che “non c’è emergenza” ma la Regione Puglia si prepara a lanciare un piano rafforzato di controlli sulla filiera alimentare e sull’ambiente per scongiurare i focolai di infezione.

Con la stagione turistica appena avviata, gli sforzi sono tutti tesi ad evitare quanto accaduto nel 2017 quando la Puglia ha “sportato otto casi di Seu, bambini che hanno contratto il batterio in vacanza e hanno sviluppato la malattia al ritorno a casa.

Che cos’è la Seu

La Seu è una possibile complicazione che si manifesta a seguito di una infezione intestinale batterica, sostenuta da ceppi di Escherichia coli e trasmessa per via alimentare o per contatto con animali infetti e ambienti contaminato. Nei casi peggiori può essere fatale. La causa è da ricercare nel latte non pastorizzato ma anche negli insaccati e in verdure coltivate con acqua contaminata. Il sintomo più evidente che potrebbe far scattare l’allarme è la presenza di sangue nelle feci. Dopo l’epidemia del 2013, e i due decessi dello scorso anno, gli ospedali pugliesi hanno sviluppato un’attenzione particolare alla Seu. La Regione Puglia in questi giorni svilupperà un nuovo protocollo che prevede il coinvolgimento dei reparti di pediatria con l’intento di ridurre i tempi per la diagnosi.