Sergio Rizzo: “Alla Siae 4 impiegati su 10 sono parenti”

Pubblicato il 26 Giugno 2012 - 08:53 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Circa 64mila euro in media, per i dipendenti, 158mila per i dirigenti, l’indennità di penna (159 euro per il passaggio dalla penna al computer) e la lavanderia gratis. Sono alcune cifre nei conti della Società Italiana degli Autori e degli Editori (Siae). Ma soprattutto, come scrive Sergio Rizzo sul Corriere della Sera, ci si trova talmente bene in azienda che quattro dipendenti su dieci sono parenti.

La lista è sterminata. Come spiega lo stesso Rizzo, dei 559 entrati alla Siae durante gli anni per chiamata diretta, ben 268 sono parenti. Idem 57 dei 128 reclutati tramite il collocamento obbligatorio. E 55 dei 154 che hanno superato le selezioni speciali. Ma perfino 147 dei 416 assunti per concorso hanno rapporti di parentela.

Scrive Sergio Rizzo: E alla Siae ecco spiegato perché non esiste nemmeno un contratto di lavoro vero e proprio. I rapporti fra l’azienda e i dipendenti, come hanno toccato con mano il commissario Gian Luigi Rondi, i suoi due vice Mario Stella Richter e Domenico Luca Scordino, nonché i loro collaboratori, sono regolati da micro accordi che hanno determinato condizioni senza alcun paragone in realtà aziendali di questo Paese. Cominciando dallo stipendio: 64 mila euro in media per i dipendenti e 158 mila per i dirigenti. Con un sistema di automatismi che fa lievitare le buste paga a ritmi biennali fra il 7,5 e l’8,5 per cento. Per non parlare della giungla dei benefit che prevede, oltre alla già citata indennità per il bucato, quella che in Siae viene chiamata in modo stravagante “indennità di penna”.

Altro non è che una somma mensile, da un minimo di 53 a un massimo di 159 euro, riconosciuta a tutto il personale per il passaggio dalla penna al computer. C’è poi il “premio di operosità”, la gratifica per l’Epifania, tre giorni di franchigia per malattia senza obbligo di certificato medico, 36 giorni di ferie… Le conseguenze? Sono nelle cifre delle perdite operative accusate dalla Siae negli ultimi anni: 21,4 milioni nel 2006, 34,6 nel 2007, 20,1 nel 2008, 20,9 nel 2009, 27,2 nel 2010.