Torino. Sindaco del centrosinistra contro la Lega, sale sul tetto e issa la bandiera tricolore

Pubblicato il 23 Settembre 2010 - 15:16 OLTRE 6 MESI FA

Renzo Galletto

Sale sul tetto di casa sua per fissare sul pennone la bandiera tricolore. Protagonista dell’insolita iniziativa è stato, questa mattina,  23 settembre, Renzo Galletto il primo cittadino di Montalto Dora, un comune di 3.500 abitanti in provincia di Torino. Ad assistere c’era anche tutta la giunta comunale, un segnale di solidarietà.

”Con questa mia iniziativa – dice il sindaco una volta issata la bandiera – voglio richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica per esprimere la più profonda indignazione in riferimento agli ultimi inqualificabili episodi politici accaduti, episodi anti istituzionali, anti nazionali e anti democratici, da parte di figure che occupano responsabilitàpubbliche con cariche istituzionali”.

Galletto,eletto nelle liste del centrosinistra, si riferisce a quanto recentemente avvenuto ”a Venezia dove sono stati perseguiti, dalla singolare solerzia della polizia, come soggetti provocatori, cinque ragazzi che esponevano il tricolore in opposizione alla festa della Lega; ad Andro (Brescia) il cui sindaco ha ritenuto affermare che prima viene la sua appartenenza politica e poi la sua funzione istituzionale”.

”Tutto ciò – ha spiegato il primo cittadino – mi ha portato all’esasperata valutazione che occorre far qualcosa perché non si innesti la convinzione, nella pubblica opinione, che questa deriva qualunquistica e antidemocratica sia una cosa normale ed accettabile. Faccio appello a tutti i sindaci del territorio affinché vi sia in noi uno scatto d’ orgoglio nel riaffermare attraverso prese di posizione di ogni tipo, il nostro concetto di Unità nazionale e il nostro ruolo di Rappresentanti dell’insieme delle Comunità del nostro Paese”.

Galletto, che si definisce ”ex comunista” ha poi voluto ringraziare il presidente Emerito Carlo Azeglio Ciampi che, nel corso del suo mandato, ”ha riportato in auge l’inno nazionale e il tricolore, simboli ingiustamente sottovalutati, per un certo periodo, anche dalla parte politica in cui mi riconosco, il centrosinistra”.