Smantellato traffico di droga a Roma, a capo una 70enne detta la Zia Bianca. “Fettine panate”, “lasagne” erano la cocaina

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Novembre 2020 - 15:38 OLTRE 6 MESI FA
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Smantellato traffico di droga a Roma, a capo una 70enne detta la Zia Bianca. “Fettine panate” e “lasagne” erano la cocaina

Smantellata a Roma un’organizzazione attiva nel traffico di cocaina. A capo una 70enne detta la “Zia Bianca”.

La Guardia di Finanza di Roma ha arrestato la “Zia Bianca” e altre 14 persone per traffico e spaccio di cocaina (6 in carcere, 2 ai domiciliari e 7 obblighi di presentarsi alla polizia giudiziaria). All’esito delle indagini hanno smantellato un sodalizio criminale dedito allo smercio di cocaina nella periferia Ovest della Capitale e sul litorale romano.

L’organizzazione era promossa e diretta da una donna, classe 1949, soprannominata “Zia Bianca”. L’anziana riforniva stabilmente di droga due malviventi, entrambi con numerosi precedenti specifici. Da quanto emerso dalle intercettazioni telefoniche e ambientali eseguite, i tre commentavano di essere rimasti tra i pochi a operare con “serietà” nel settore, facendo le cose alla “vecchia maniera”, in cui contava la “parola data”.

Chi era la broker della droga sul litorale

Essendo agli arresti domiciliari, la “Zia Bianca” aveva stabilito il centro direzionale e operativo dell’associazione nella propria abitazione a Fiumicino. Da qui Zia Bianca intratteneva i contatti con i fornitori e impartiva le disposizioni per le cessioni della cocaina e la riscossione dei compensi alla figlia e altre due donne. 

Per le conversazioni a distanza era stato condiviso un singolare linguaggio ispirato al mondo della gastronomia. La cocaina diventava, a seconda dei casi, “fettine panate”, “lasagne” e “spaghetti alle vongole”. Come affermato dalla “Zia Bianca” in una conversazione captata: “le telefonate mie e sue sono tutte di mangiate… mai… mai… mai parlato di niente…”.

Per trovare una valida alternativa al business in corso e compensare la perdita economica derivante dal sequestro di droga nell’ambito di un’operazione di servizio conclusa con l’arresto di un “corriere”, l’anziana donna “rispolverava” un suo vecchio contatto peruviano per avviare una trattativa per l’acquisto di narcotico direttamente dal Sud-America a prezzi concorrenziali, che si sarebbe dovuta concretizzare con una prima fornitura di 6 kg di cocaina.

Gli approfondimenti svolti hanno, infine, fatto emergere come 7 indagati percepiscano o abbiano percepito il “reddito di cittadinanza” o il “reddito di emergenza”. (fonte ANSA)