Smog Roma: stop camion Ama, caldaie nel mirino. Misure serie

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Dicembre 2015 - 11:03 OLTRE 6 MESI FA
Smog Roma: stop camion Ama, caldaie nel mirino. Misure serie

Smog Roma: stop camion Ama, caldaie nel mirino. Misure serie

ROMA – In corrispondenza del picco di smog causato dalle polvere sottili (a Roma est) oggi circolano nella capitale solo le targhe dispari. Misura che esperti e buon senso segnalano come inefficace perché riduce il traffico al massimo del 20%. Più seri altri provvedimenti. Il primo, lo stop deciso dall’Ama alla circolazione dei mezzi più vecchi e quindi più inquinanti: resteranno nelle rimesse 1000 tra camion e autocompattatori, la metà del parco mezzi a disposizione.

Il secondo blocco è di più difficile realizzazione per l’impossibilità di verifiche e controlli degni di questo nome: l’ordinanza del commissario/prefetto Tronca prevede anche una moratoria sulle caldaie, in tutta la città la temperatura del riscaldamento non deve superare i 18 gradi e in concomitanza con le targhe alterne vanno ridotte da 12 a 8 le ore di funzionamento degli impianti. Mauro Evangelisti su Il Messaggero fa il punto sulla situazione dell’aria e dello smog di Roma.

Le feste di Natale hanno pulito l’aria perché il traffico è diminuito, ma non l’hanno riportata entro i limiti della legge. Questo fa pensare che se oggi e domani le targhe alterne dovessero riproporre lo stesso menu di ingorghi e code le Pm10 potrebbero risalire alle stelle. Più nel dettaglio: il 25 dicembre, giorno di Natale, nove centraline su 13 erano oltre l’ormai conosciuto limite di 50 microgrammi per metrocubo.

L’aria è maggiormente inquinata nella parte orientale della città, visto che gli impianti di Largo Preneste, Tiburtina e Cinecittà oscillavano tra i 70 e gli 80 microgrammi per metrocubo. Si dirà: ma il 26, dopo la pausa del traffico di Natale, l’aria si sarà ripulita? In parte è vero, perché sono diminuite le centraline fuorilegge. In parte no, visto che le tre aree peggiori – Preneste, Tiburtina e Cinecittà – erano ancora sopra i 60 microgrammi per metrocubo. (Mauro Evangelisti, Il Messaggero).