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Social network per pedofili con 700 iscritti: 112 indagati, 10 arrestati

di admin |8 Marzo 2012 12:18

FIRENZE – L’operazione “nanny” contro la pedofilia online coordinata dalla Procura di Firenze e da Eurojust ha portato a 112 indagati e a 10 arresti in 20 paesi tra cui Belgio, Italia, Francia, Portogallo e Usa. Gli indagati sonio accusati di associazione a delinquere finalizzata alla produzione e diffusione di materiale pedopornografico. I pedofili sfruttavano i social network sul web per abusare sessualmente di bambini. Gli italiani coinvolti sono 14, tra cui il promotore del sodalizio criminale arrestato a Milano e le cui case in tutta Italia sono state perquisite. Le perquisizioni sono scattate anche negli altri paesi europei e negli stati degli Usa quali Texas, California, Illinois, Washington, Virginia e Ohio.

L’inchiesta nacque oltre un anno fa dalle denunce di Telefono Arcobaleno ed è stata svolta dal Nit, Nucleo investigazione telematico, di Siracusa in collaborazione con la Ncis americana. Le perquisizioni sono iniziate a San Diego, in California. I siti sono stati oscurati e la traccia internet ha permesso di risalire all’italiano arrestato ed agli altri 700 adepti del gruppo sparsi anche in Arabia Saudita, Messico, Cile, Qatar, Israele ed Argentina. Il fitto scambio di foto pedopornografiche ritraeva da neonati fino a bambini di circa 11 anni. Non solo i registrati al sito caricavano video e foto personali, ma si erano registrati con generalità personali ed il proprio indirizzo di posta elettronica. Inoltre per accedere al social network sottoscrivevano un documento in cui accettavano consapevolmente l’iscrizione ad una rete con contenuti pedopornografici.

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