Sofiya Melnik gettata nel dirupo quando era ancora viva?

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Dicembre 2017 - 10:00 OLTRE 6 MESI FA
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Sofiya Melnik gettata nel dirupo quando era ancora viva?

TREVISO – Colpita ripetutamente a calci e bastonate e poi gettata in un dirupo, forse quando era ancora viva. L’autopsia, eseguita a Treviso sul corpo di Sofiya Melnik, rinvenuto la vigilia di Natale in fondo a un burrone lungo la strada per il Monte Grappa, ha certificato quanto già molti davano per scontato: il cadavere appartiene alla bella ucraina, svanita nel nulla il 15 novembre scorso.

Per avvalorare la testi dello strangolamento serviranno nuovi test: una Tac e altri altri accertamenti radiografici e istologici. Il consulente tecnico del Pm ha chiesto due mesi di tempo. All’esame hanno assistito anche i consulenti della famiglia di Daniel Pascal Albanese, il convivente della donna,  morto suicida 11 giorni dopo la sua scomparsa.

Null’altro, al momento, ha potuto svelare l’esame autoptico eseguito dal dottor Alberto Furlanetto, date le condizioni del cadavere, devastato dai morsi degli animali nel bosco.

L’autopsia ha comunque evidenziato, come dato macroscopico, la presenza di numerosi e gravi traumi, ha precisato Furlanetto. Secondo il medico, gli ematomi e le lesioni in molte aree del corpo potrebbero essere compatibili con colpi portati con corpi contundenti, come un bastone, o con calci, ma allo stesso tempo potrebbero essere dovuti alla caduta dalla sommità della scarpata da cui il corpo è stato gettato, nel caso questo sia avvenuto quando la donna era ancora viva.

I risultati dell’indagine odierna dovranno essere confrontati con gli esiti di una Tomografia assiale computerizzata (Tac) alla quale la salma è stata sottoposta al fine di poter ottenere una ricostruzione tridimensionale di fratture ed altri indicatori di traumi sulle parti interne. Contestualmente sarà condotta un’indagine entomologica per valutare il tempo di permanenza del corpo sul luogo in cui è stato trovato, attraverso la natura e lo sviluppo delle larve prelevate dal cadavere.