Sondaggi: Berlusconi perde consensi fino a 8 punti. E il centrosinistra avanza

Pubblicato il 27 Febbraio 2011 - 11:05 OLTRE 6 MESI FA

ROMA –  I più benevoli parlano di una calo di 3 punti, altri arrivano fino a un crollo di 8 punti. La guerra dei sondaggi fa però un’unica vittima: Silvio Berlusconi perde inesorabile il consenso degli italiani. Secondo i numeri riportati da Repubblica, poi, il centrosinistra appare sempre più spesso in vantaggio.

Il quotidiano scrive: “È un processo lungo – dice Antonio Noto di Ipr Marketing – ma da un po’ stiamo riscontrando un livello di fiducia in calo. Il caso Ruby è costato al premier tra i 6 e gli 8 punti”. Sei mesi fa, secondo Ipr, il centrodestra era avanti di 5-6 punti. Ora questo distacco è ridotto a 1-2 punti. “Uno scossone c’è stato – prosegue Noto – ma non è avvenuto alcun passaggio di elettorato tra i due poli. È diminuita la base elettorale perché una parte di elettori si rifugia nel non voto”. Ma c’è anche chi voterebbe con meno problemi il centrodestra se non ci fosse Berlusconi: “Senza di lui, dai nostri dati, il centrodestra sale di 5-6 punti – dice Roberto Weber di Swg – Per la prima volta Berlusconi viene percepito come un peso. Sta iniziando ad affaticare i suoi”. Le variabili, però, sono tante. “E quello che sta accadendo in Libia – segnala la Ghisleri di Euromedia – potrebbe mettere in secondo piano molte vicende nostrane. Certo, fino a qualche mese fa la situazione era più stabile. Poi c’è stato uno scossone, ma dopo il 14 dicembre il Pdl ha iniziato a risalire. E non dimentichiamo la capacità di Berlusconi di stupire anche nei momenti più difficili“.

Secondo l’esperto Renato Mannheimer “C’è un atteggiamento critico nei confronti del centrodestra e una percezione di maggiore debolezza del governo. Anche se il condizionale resta d’obbligo”. Il condizionale è infatti dovuto a una percentuale enorme di indecisi: il 40% circa. “Non so – continua Mannheimer – quanto abbia influito l’effetto Ruby o l’insoddisfazione per l’attività del governo. Certo, se il premier facesse le riforme forse di Ruby importerebbe poco”.