Sondaggio, giallo di Udine: le due ragazze mentono o no?

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Aprile 2013 - 11:00| Aggiornato il 1 Gennaio 2023 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Le due quindicenni udinesi che si sono accusate dell’omicidio di Mirco Sacher continuano a ripetere di aver agito per legittima difesa, per reagire a un tentativo di violenza improvviso del pensionato che per loro era uno di famiglia.

La vittima, Mirco Sacher, era amico stretto della nonna di una di loro. L’aveva vista crescere fin da quando era una bambina. Per lei era quasi un nonno. Eppure tante, troppe cose non tornano nel racconto delle due ragazzine che si sono autoaccusate dell’omicidio dell’anziano.

Avrebbero dichiarato agli inquirenti di aver contattato loro stesse il pensionato per trascorrere insieme la domenica. L’incontro sarebbe avvenuto alle 10:30 del mattino. Poi il gelato a Remanzacco, in provincia di Udine, un salto al supermercato a fare la spesa e il pranzo a casa dell’anziano. Infine gli avrebbero chiesto un passaggio verso il centro. Qui nel breve tragitto da casa al cuore della città, sempre secondo il loro racconto, sarebbe scattato qualcosa nella mente del pensionato che avrebbe deviato il percorso, recandosi nel campo di via Buttrio per tentare un approccio sessuale.

Le ragazze raccontano una discussione accesa con Sacher, il tentativo di violenza, la loro reazione e l’uccisione dell’anziano. Poi la fuga sotto choc, con una delle due quindicenni al volante. Un’ora e mezza di peregrinazioni per le strade della città alla ricerca dell’imbocco con l’autostrada A23 e la fuga rocambolesca, già descritta nelle dichiarazioni spontanee rese quando si sono presentate in caserma dai carabinieri di Pordenone.

Per trovare i riscontri necessari alla confessione delle ragazze verranno svolti in questi giorni una serie di accertamenti. Gli investigatori potrebbero effettuare una ricognizione dei luoghi insieme alle due indagate. Non è escluso del tutto un “test di guida” per vedere se una di loro possa essere stata effettivamente in grado di guidare la Punto di Sacher fino all’area di servizio di Limenella (Padova), come ha raccontato.

Blitz quotidiano vi chiede: le due ragazze mentono oppure no?
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