“Sono figlio dell’onorevole Salvatore Sciascia”: e paga con assegni scoperti

“Sono figlio dell’onorevole Sciascia”: auto e affitti pagati con assegni scoperti

ROMA – Si presentava ovunque come “figlio dell’onorevole”. E tanto bastava per fargli avere case in affitto, auto noleggiate col conducente. Solo che all’ultimo il finale era sempre lo stesso: Giuseppe Sciascia si dileguava senza pagare oppure pagava con bonifici che venivano regolarmente annullati.

La storia di Sciascia la racconta il Messaggero, ed è una storia con un canovaccio simile e una raffica di denunce. Ora Sciascia, che si fingeva figlio del senatore del Pdl Salvatore Sciascia, è finito a giudizio per truffa. E l’accusa gli contesta mancati pagamenti per un importo superiore ai tremila euro.

La “bella vita” di Sciascia inizia nel 2012 quando un Ncc racconta  di essere stato beffato da un uomo che ha usufruito del servizio di noleggio autovettura con autista pagando con una serie di bonifici regolarmente annullati dalla banca di provenienza.

Pochi mesi dopo, il 15 aprile 2013, la seconda denuncia. La presenta il proprietario di un appartamento in via dei Cappellari. Qualche mese prima Sciascia aveva chiesto la casa in affitto per un lungo periodo.  Come al solito l’uomo si presenta come figlio dell’onorevole Salvatore Sciascia, racconta di essere un produttore cinematografico e che il suo prossimo cortometraggio avrà Raul Bova nel cast. Il 21 gennaio, Sciascia dice di avre pagato la prima rata ma il bonifico risulta scoperto. Da quel momento il proprietario di casa i soldi non li ha ancora visti.