Soter Mulè è libero: per il gip fu omicidio colposo

Pubblicato il 11 Dicembre 2011 - 14:25 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Soter Mulè è libero: l’ingegnere romano, 43 anni, è stato scarcerato. Mulè era stato arrestato dopo che la notte tra il 9 e il 10 settembre era stato protagonista di una storia in cui era morta la ventitreenne Paola Caputo: la ragazza era morta perché non era riuscito un gioco erotico. Con lei c’erano proprio Mulè (che aveva chiamato i soccorsi) e un’altra ragazza, che si era fatta legare alla vittima secondo la pratica dello shibari.

Ora il gip ha accolto l’istanza degli avvocati di Mulè e ha riqualificato il reato: non più omicidio preterintenzionale, come era stato chiesto dal pm, ma omicidio colposo. La notizia è stata data dagli avvocati di Mulè, Antonio Buttazzo e Luigi Di Maio: “Per effetto della diversa riqualificazione giuridica operata dal gip, la misura ha perso efficacia”.

Infatti, la misura cautelare prevista per l’omicidio preterintenzionale è di 6 mesi, mentre per l’omicidio colposo prevede una misura restrittiva di 6 mesi. Inoltre, spiegano gli avvocati, a Mulè non è stato “applicato alcun obbligo”. In questi casi, infatti, solitamente il giudice può decidere altre misure diverse da quelle “inframurarie” (carcere o domiciliari): queste altre misure possono essere ad esempio l’obbligo di firma, l’obbligo di dimora o così via.

Mulè era stato arrestato il 10 settembre, quindi il 10 dicembre sono scaduti i termini di detenzione. Dopo pochi giorni il giudice per le indagini preliminari aveva disposto il passaggio ai domiciliari, spiegando che Mulè era stato imprudente, perché di quella pratica erotica non era un esperto. Però le due ragazze, Paola e Federica, “non sono state forzate per essere legate, hanno liberamente scelto di farlo”.