Spinea, prendono un caffè. Pausa da 9 minuti gli costa 20 giorni di sospensione

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Aprile 2017 - 16:36 OLTRE 6 MESI FA
Spinea, prendono un caffè. Pausa da 9 minuti gli costa 20 giorni di sospensione

Spinea, prendono un caffè. Pausa da 9 minuti gli costa 20 giorni di sospensione (Foto archivio Ansa)

VENEZIA – Una pausa caffè da 9 minuti è costata a due dipendenti del Comune di Spinea una sospensione di 20 giorni dal lavoro. I sindacati si sono schierati dalla parte dei due dipendenti, sottolineando che è sbagliato uscire senza timbrare dal municipio, ma che comunque una pausa di qualche minuto non è equiparabile ad un comportamento da “furbetti” del cartellino.

Melody Fusaro sul quotidiano Il Gazzettino scrive che i due dipendenti del comune in provincia di Venezia sono “vittime” della legge Madia, che manca di gradualità secondo Antonio Battistuzzo, referente territoriale della Fp Cgil:

“Partiamo da un presupposto: lasciare il municipio senza timbrare è sbagliato. Ma secondo le carte del dirigente si è trattato di una pausa di 9 minuti. Un errore che è stato fatto ma che non è corretto paragonare ad altre situazioni ben più gravi. Qui non si tratta di furbetti del cartellino. La legge Madia manca di gradualità. Le due persone non hanno mai ricevuto contestazioni di addebito e, a detta dell’assessore di riferimento, sono ineccepibili dal punto di vista professionale e dell’impegno. I dieci minuti di pausa, inoltre, sono previsti anche dal regolamento comunale”.

Non è chiaro però se la sospensione sia arrivata dopo altri precedenti o alla prima “infrazione” e quindi il comune attende l’incontro tra la dirigenza e i due dipendenti prima di commentare. L’episodio risale allo scorso 11 aprile, quando i due si sono ritrovati con il documento di sospensione in mano:

“In pratica hanno detto quella è la porta, ci rivediamo il 26. Solo in quella data ci sarà il chiarimento e quindi scatterà la sanzione, che prevede un minimo di altri 10 giorni di stop, senza stipendio, solo l’assegno di famiglia”. Ora i lavoratori hanno chiesto di poter anticipare il confronto per tentare di ridurre le giornate di sospensione. Ma tra sospensione e sanzione i sindacati temono si andrà ben oltre i 20 giorni. “L’assurdità della faccenda – conclude il sindacalista -, è che ora, per carenza di personale, un servizio allo sportello viene ridotto di un’ora al giorno, per un mese. Per una pausa di 9 minuti si crea un disservizio ai cittadini”.