Lo spot Ikea con i “picciotti ambientalisti” fa discutere la Rete: “Offende il sud”

Pubblicato il 16 Aprile 2011 - 15:54 OLTRE 6 MESI FA
spot_ikea

Lo spot Ikea

Lo spot Ikea “The Very Good Fellas” in onda dal 3 aprile e ideato dall’agenzia 1861united guidata da Pino Rozzi e Roberto Battaglia, fa discutere.

Lo spot, ideato daFrancesco Poletti e Serena di Bruno, lancia  una nuova linea di cucine e tratta anche il tema del rispetto dell’ambiente.

Le immagini partono con una bella villa sullo sfondo e con due uomini che ricordano le classiche figure dei mafiosi. Uno di questi, parlando in dialetto napoletano, chiede aiuto a quello che sembrerebbe il tipico picciotto siciliano per spostare un grosso sacco dell’immondizia.

La seconda parte del video mostra altri apparenti mafiosi che si aggirano indaffarati attorno ad un tavolo dove un uomo sembra privo di sensi: al termine dello spot però, si intuisce che tutti i “bravi ragazzi” stanno solo compiendo buone azioni nei confronti dell’ambiente, preparando insieme un pranzo tra amici. Lo slogan finale recita: “Comportarsi bene in una cucina Ikea è più naturale”.

Le reazioni allo spot della nota azienda svedese non si sono fatte attendere. “Ah perché poi Napoli è solo questa? ” “Già non compravo da ikea, pensa ora… Questo spot è una vergogna!!!” E ancora: “Questa campagna è ricca di luoghi comuni contro Il Sud”.

C’è tuttavia anche chi nei vari blog però prende le difese dello “spirito” del filmato e sdrammatizza le polemiche: “Ma cosa ha di offensivo questo video? Cosa vi turba e vi indigna? A sto punto censuriamo anche ‘Il Padrino’ o serie televisive come ‘I soprano'”.

LA diffusione dello spot ha passato la supervisione del Marketing Manager Ikea Italia Retail srl Fabrizio Concas che precisa: “Prima di tutto devo constatare che, al contrario di ciò che comunemente si dice, la pubblicità è molto seguita . In secondo luogo ci tengo molto a sottolineare che abbiamo scelto un taglio simile in totale buona fede e che, naturalmente, non credevamo che il messaggio dello spot avrebbe potuto in qualche modo offendere i meridionali o essere frainteso in questo modo”.

“Evidentemente – continua il manager – ci sono persone che cavalcano alcuni sentimenti di divisione e che utilizzano la strumentalizzazione ogni volta che possono. Ero convinto che oggi si fosse superato il tema di contrasto tra Nord e Sud del paese ma, dopo le reazioni che ho registrato, devo dire che forse mi sbagliavo”.

“In ogni caso – conclude Concas – ci teniamo a scusarci con tutti i meridionali che si sono sentiti offesi dalla nostra pubblicità”. Lo spot però ha già ottenuto (e probabilmente anche superato) ciò che ci si aspettava in termini di diffusione. Lo spot: