Squali in Italia: si avvicinano sempre più alla riva, ma a rischiare sono loro

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Agosto 2014 - 08:25 OLTRE 6 MESI FA
(foto d'archivio)

(foto d’archivio)

ROMA – Da Ostia alla Sardegna si moltiplicano gli avvistamenti di squali, più o meno pericolosi. Ma gli esperti minimizzano il fenomeno: “Ogni anno le vittime in tutto il mondo sono 4-5: soltanto in Italia le punture di zecche ne fanno dieci volte di più”.

A luglio il primo avvistamento estivo a Fiumicino, poi Trieste e gli ultimi a Ostia e in Sardegna.

La specie più frequente nel Mediterraneo è lo squalo azzurro, detto anche verdesca, un pesce snello che in genere non supera i tre metri.

“I loro avvistamenti a ridosso della costa, come quelli dei giorni scorsi, sono normali e si verificano ogni anno” spiega dal Sud Africa Alessandro De Maddalena, curatore della Banca dati sullo squalo bianco in Italia, “statisticamente sono casi poco comuni e si tratta di specie che attaccano l’uomo solo in casi straordinari, quindi non devono destare preoccupazione”.

In realtà, secondo gli studiosi, quelli davvero in pericolo non siamo noi, ma loro. Le specie di squalo presenti al mondo sono circa 400, poco meno di 50 nei nostri mari, ma in veloce diminuzione. “Trent’anni fa ce n’erano di più, ma la pesca intensiva li sta sterminando – spiega ancora Greco – tanti restano impigliati nelle reti e tanti li mangiamo: il palombo o il gattuccio sono tra i pesci più consumati in Toscana, Lazio, Calabria Marche. Ma questi animali, ritratti al cinema come mostri, sono straordinariamente importanti: sono ai vertici della catena alimentare e assicurano l’equilibrio dell’ecosistema”.