“Sta bene”: neonato dimesso muore giorno dopo. Indagini

di redazione Blitz
Pubblicato il 20 Novembre 2015 - 13:58 OLTRE 6 MESI FA
"Sta bene", neonato dimesso muore giorno dopo. Indagini

“Sta bene”, neonato dimesso muore giorno dopo. Indagini

ROMA – A pochi giorni dal parto i medici dell’ospedale Pertini di Roma lo avevano dimesso: “Sta bene – avevano detto ai genitori – può tornare a casa”. Ma il giorno dopo il bimbo è morto. Una sola notte passata con mamma e papà. Poi la corsa al Pronto Soccorso, stesso ospedale. Ma per il piccolo non c’era più nulla da fare: aveva già smesso di respirare. Forse è stata solo una tragica fatalità, colpa di un maledetto rigurgito. Fatto sta che la cartella clinica è stata sequestrata e il corpicino spedito al Policlinico Umberto I per l’autopsia.

Ne parla Raffaella Troili sul quotidiano Il Messaggero:

«Lo vedo strano, non mangia, sonnecchia», avrebbe detto la mamma 28enne all’anestesista del 118 che le ha risposto al telefono.

«I rianimatori hanno riferito che nelle vie polmonari il piccolo era pieno di latte», dice affranto il direttore generale della Asl RmB Vitaliano De Salazar. «Gli operatori mi sono sembrati addolorati ma sereni, il piccolo è arrivato che non era più in vita. E comunque è stata sequestrata la cartella clinica, il bimbo è all’Umberto I per l’autopsia».

Le eventuali responsabilità saranno appurate, come pure se il caso è stato trattato con superficialità, se le informazioni scambiate al telefono tra la mamma e il 118 sono state poco chiare, «mia nipote ha chiamato tre volte, il bambino faticava a respirare, aveva un’insufficienza respiratoria, aveva un’insufficienza respiratoria, ci volevano dare consigli al telefono, l’abbiamo portato noi», ha raccontato la zia dopo aver salutato il piccolo steso in una stanzetta del Pronto soccorso.

Ma le ricostruzioni dei familiari non coincidono con la versione data da Livio De Angelis, direttore della centrale operativa Ares:

«Da quanto mi dice il medico che ha risposto la mamma dalla sua casa a San Basilio non ha trasmesso la drammaticità del momento. “Sta poco bene” ha detto e alla domanda “ma respira? ha risposto “dormicchia ma respira”. E alla richiesta: signora mandiamo un’ambulanza?” ha risposto di no, che abitava vicino al Pertini, «non mi va di aspettare, faccio prima». L’operatore del 118 le ha chiesto: «E’ sicura? Mi dica dove lo porta che allerto che sta arrivando una mamma con un bambino che respira male».