Stalking, 1.500 euro di risarcimento: vittima rifiuta. Ma per il giudice bastano, e assolve l’imputato

di redazione Blitz
Pubblicato il 5 Ottobre 2017 - 18:49 OLTRE 6 MESI FA
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Stalking, 1.500 euro di risarcimento: vittima rifiuta. Ma per il giudice bastano, e assolve l’imputato

TORINO – Un uomo imputato di stalking ha offerto un risarcimento di 1.500 euro alla donna che lo aveva denunciato, lei ha rifiutato quel denaro, ma per il tribunale di Torino quei soldi erano sufficienti per riparare il danno e così il giudice ha pronunciato una sentenza di “non doversi procedere” per estinzione del reato. Nonostante il diniego della donna, sostiene il giudice, c’è stata una condotta riparatoria“. Il caso è una delle prime applicazioni di una legge entrata in vigore lo scorso 4 agosto che prevede l’istituto della giustizia riparativa.

L’imputato era accusato di avere seguito in auto “in molte occasioni” la ragazza, in varie località dell’hinterland di Torino, fra il dicembre del 2016 e il gennaio del 2017. La somma, al rifiuto della parte lesa, è stata depositata in un libretto di deposito giudiziario, ed è stata giudicata dal giudice per l’udienza preliminare “congrua rispetto all’entità dei fatti”.

In un passaggio della sentenza viene spiegato che “il risarcimento del danno può essere riconosciuto anche in seguito a offerta reale formulata dall’imputato e non accettata dalla persona offesa, ove il giudice riconosca la congruità della somma offerta”.

La sentenza, scrive Repubblica, è stata fortemente criticata dal presidente della commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti: “Si è tradito lo spirito della legge, stiamo valutando in accordo tra Camera, Senato e Governo se togliere lo stalking dalla giustizia riparativa“.

Dello stesso parere anche Andrea Mazziotti, presidente della commissione Affari Costituzionali della Camera: “Sono assolutamente favorevole alla giustizia riparativa – osserva – ma deve esserci una riparazione seria. Per due mesi di persecuzioni, 1.500 euro sono una cifra ridicola”.