Stalking verso la ex moglie: condannato a 2 anni e 25mila €

di redazione Blitz
Pubblicato il 7 Maggio 2016 - 18:30 OLTRE 6 MESI FA
Stalking verso la ex moglie: condannato a 2 anni e 25mila €

Stalking verso la ex moglie: condannato a 2 anni e 25mila €

TREVISO – Stalking nei confronti dell’ex moglie, condannato un giornalista di Treviso. L’uomo è accusato di aver perseguitato la ex con sms, urla, visite inaspettate a casa e sul luogo di lavoro. E di averla pedinata e fotografata, tanto che un giorno la donna, dopo aver avuto un malore, ha visto su Facebook la foto in cui appariva mentre veniva portata in ambulanza.

L’uomo, ci informa la Tribuna di Treviso, è stato condannato per stalking a due anni con pena sospesa, oltre al pagamento delle spese delle spese processuali, delle spese di costituzione di parte civile e ad un risarcimento da 25mila euro alla ex moglie perseguitata.

Spiega la Tribuna di Treviso:

Le contestazioni vanno dall’agosto 2013 al febbraio 2014. Il Tribunale dei minori di Venezia aveva affidato il piccolo alla madre, con il diritto di visita per il padre. Secondo l’accusa, quest’ultimo ha cominciato a molestare la donna con un grande quantitativo di sms sul cellulare, che non avevano lo scopo di mettersi d’accordo con lei, per frequentare il bambino.C’erano anche dei pedinamenti e iniziative talmente eclatanti da turbare la vita personale e professionale della ex.

Non mancavano le incursioni nel condominio, nel quale lei abitava, durante le quali ci scappavano non solo schiamazzi, ma anche foto, che potevano finire su Facebook e intimidazioni ai vicini. Per non parlare di quelle all’interno del posto di lavoro. Due volte a settimana, l’uomo andava a trovarla per l’assegno mensile, dimostrandosi invadente e molesto. La voce era sempre alta e le scenate erano immancabili. (…)

Il figlio soffre a sua volta la situazione e vorrebbe morire, piuttosto che incontrare suo padre, anche perché si sente dire che la mamma avrebbe fatto una fine terribile: «Sarebbe marcita in galera, mangiata dai topi». Ha paura di passare le sere con lui e di pernottare in casa sua. Quando la voce dell’innocenza dice «preferirei non vederti più», parte uno schiaffo alla bocca, che provoca una ferita al labbro. Cambieranno le condizioni, in cui l’uomo può vederlo.