Via D’Amelio, Salvatore Borsellino: “Paolo ucciso perché contro la trattativa”

Pubblicato il 8 Marzo 2012 - 12:34 OLTRE 6 MESI FA

PALERMO – ''Sono contento di questa notizia. Da almeno quattro anni sostengo ad alta voce che mio fratello e' stato eliminato perche' si era messo di traverso nella scellerata trattativa tra pezzi dello Stato e Antistato''. Lo ha detto Salvatore Borsellino, fratello del magistrato ucciso in via D'Amelio, ospite di ''24 Mattino'' su Radio 24 dopo la svolta sulla strage di via D'Amelio da parte della procura di Caltanissetta.

''Questo – ha aggiunto – mi fa sperare che siamo sulla via giusta per quanto riguarda la verita' su via D'Amelio. Da anni sostengo questa tesi e all'inizio venivo quasi preso per pazzo quando accusavo uomini delle istituzioni di avere portato avanti e poi coperto questa trattativa. La cosa tragica e' che per 20 anni ci sia stata una congiura del silenzio. Ora mi aspetto che, visto che la trattativa c'e' stata, siano individuati i pezzi dello Stato che l'hanno portata avanti. Pretendo che si arrivi alla verita'. E' impossibile che sulla storia del nostro Paese debba gravare questo peccato originale della strage di via D'Amelio. Senza quelle stragi del '92 non ci sarebbero stati i 20 anni successivi, quelle stragi sono state funzionali all'evoluzione politica del nostro Paese''.