Lombardia: 10 milioni per l’assistenza a chi è in stato vegetativo

Pubblicato il 19 Agosto 2011 - 08:02 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Prima che l’acuirsi della crisi economica, con il suo corollario di crolli della Borsa e di manovre d’emergenza, si rubasse tutta la scena, uno degli argomenti al centro del dibattito politico era stata la nuova legge sul biotestamento, approvata a metà luglio alla Camera e pronta per essere discussa in Senato. Si era aperto il solito scontro sul trattamento da riservare alle persone in stato vegetativo, che aveva visto contrapposti i sostenitori della vita in ogni situazione e coloro che pongono invece in primo piano, in tali condizioni estreme, il rispetto della volontà individuale. Toni accesi, come sempre, che hanno avuto come spettatori interessati le famiglie dei pazienti che si trovano in questo momento in stato vegetativo, troppo spesso lasciate sole davanti al compito, gravoso ed economicamente dispendioso, di prendersi cura dei loro cari. Ma in questo senso un segnale positivo è arrivato da un recente provvedimento della Regione Lombardia.

Più risorse. La giunta lombarda ha infatti deciso di potenziare l’assistenza ai malati in stato vegetativo, investendo 10 milioni di euro che si andranno ad aggiungere ai 26 già spesi ogni anno per il sostegno di tali persone. La sperimentazione che verrà avviata prevede che i pazienti dispongano di una somma, erogata tramite un sistema di voucher, tra i 100 e i 180 euro al giorno per l’acquisto di prestazioni domiciliari previste da un piano di assistenza individuale. In base poi anche a disposizioni nazionali vengono modificati i parametri di valutazione dello stato vegetativo, portando le persone quotidianamente assistite in Lombardia dalle attuali 500 (l’82 per cento curato in strutture pubbliche ed il restante 18 per cento a domicilio) a circa 600. È inoltre allo studio la possibilità di estendere questa sperimentazione anche alle persone affette da Sclerosi Laterale Amiotrofica o da altre patologie particolarmente invalidanti.

Apripista. “Questo intervento – ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni – fa parte di una serie di misure straordinarie decise, con il relativo stanziamento di nuove risorse in ambito socio-sanitario, a sostegno delle famiglie, delle persone più fragili e delle fasce più deboli”. Ed in effetti la Lombardia è sempre stata in prima fila nella tutela di queste situazioni di particolare gravità: è stata infatti la prima in Italia ad assicurare, nel 2007, la gratuità dei “ricoveri di sollievo transitorio o definitivo” delle persone in stato vegetativo e, dal settembre 2009, eroga ai familiari dei pazienti assistiti a domicilio un contributo mensile di 500 euro riconoscendo di fatto la gravosità del compito che sono chiamati a svolgere quotidianamente.