Stefano Bruni, ex sindaco Como, arrestato per bancarotta

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Maggio 2016 - 16:27 OLTRE 6 MESI FA
Stefano Bruni, ex sindaco Como, arrestato per bancarotta

Stefano Bruni, ex sindaco Como, arrestato per bancarotta

COMO –  E’ stato arrestato nella mattinata di giovedì 26 maggio per bancarotta dalla Gdf l’ex sindaco di Como fino al 2012, Stefano Bruni, 54 anni.  La Gdf di Lecco, che conduce l’inchiesta, ha arrestato su ordine del gip di Milano Maria Cristina Mannocci cinque persone,  (Bruni èfinito in carcere in qualità di intermediario finanziario e procacciatore di clienti, l’ex primo cittadino svolge la professione di commercialista).

Oltre all’ex sindaco è stato arrestato, sempre per bancarotta, anche Luigi Virgilio, presidente del Cda di Aipa spa fino al settembre 2015 e poi numero uno di Mazal Global Solution spa. L’inchiesta, partita nel marzo 2014 quando è stato arrestato per peculato il patron di Aipa Daniele Santucci (l’ex sindaco di Como è indagato già da un paio di mesi), riguarda proprio il crac delle due società e, in particolare, quello di Aipa spa, “società incaricata da oltre 800 comuni sparsi in tutta Italia di riscuotere i tributi locali”.

Tra gli arrestati anche un olandese, Johannus Demers, presunto faccendiere che vive a Lugano, Daniele Bizzozero, patron del Lecco Calcio e Francesco Pierangeli, che faceva da intermediario finanziario. A Bruni, Demers, Bizzozero e Pierangeli viene contestata anche l’accusa di abusivismo finanziario.

Le accuse del Gip a Stefano Bruni. L’operazione “fraudolenta volta a distrarre l’azienda e ad assicurarsi i rapporti di concessione alla riscossione dei tributi di molti comuni d’Italia ha creato danni ingenti all’azienda e, conseguentemente, alla possibilità di salvarla insieme ai 600 posti di lavoro esistenti all’inizio del 2015”. Lo scrive il gip di Milano Maria Cristina Mannocci nell’ordinanza di custodia cautelare a carico di cinque persone, tra cui l’ex sindaco di Como e commercialista Stefano Bruni, finito in carcere nell’inchiesta del pm di Milano Donata Costa con al centro il crac di Aipa spa, società privata con sede nel capoluogo lombardo che riscuoteva le imposte locali.

A carico di Bruni il giudice individua il pericolo di reiterazione del reato anche perché l’ex primo cittadino “ha operato professionalmente” anche per la “ricapitalizzazione del Calcio Monza”, fallito l’anno scorso, e per la capitalizzazione “di numerose altre società”. Bruni, tra l’altro, scrive il gip, “risulta essere indagato per concorso in bancarotta a Milano e per reati ambientali a Como” e in più la Procura di Como sta anche portando avanti un’inchiesta “in relazione al fallimento della Sca spa e all’utilizzo di bond della società austriaca G.Diamonds Gmbh per l’aumento di capitale della società Iris srl” che “denota la sua dimestichezza nella commercializzazione di titoli di dubbio valore per eseguire operazioni commerciali sospette”.

Le intercettazioni telefoniche, poi, spiega il gip, evidenziano anche il pericolo di inquinamento probatorio perché, temendo un’ispezione della Gdf di Lecco, Bruni si sarebbe adoperato per “costruire e regolarizzare la documentazione societaria” di una società inesistente, anche redigendo “verbali del consiglio di amministrazione falsi”.