Stefano Cucchi, i giudici riaprono il caso. E puntano sui carabinieri

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Gennaio 2015 - 15:13| Aggiornato il 13 Gennaio 2015 OLTRE 6 MESI FA
"Stefano Cucchi fu picchiato. Indagate sui carabinieri", dice corte d'Appello

Stefano Cucchi

ROMA – “Stefano Cucchi fu picchiato. Indagate sui carabinieri”: è quanto sostiene la Corte d’appello di Roma chiamata ad esprimersi sulla sentenza con cui il 31 ottobre del 2014 gli agenti della polizia penitenziaria che avevano avuto in custodia il geometra romano sono stati assolti dal reato di lesioni e i nove medici e paramedici dell’ospedale Sandro Pertini sono stati assolti da quella di omicidio colposo per la morte del giovane il 22 ottobre del 2009.

Per i giudici di secondo grado Stefano Cucchi fu sottoposto senza dubbio “ad una azione di percosse” e “non può essere definita una astratta congettura l’ipotesi prospettata in primo grado, secondo cui l’azione violenta sarebbe stata commessa dai carabinieri che lo hanno avuto in custodia nella fase successiva alla perquisizione domiciliare”.

Il collegio di giudici trasmetterà le 67 pagine di motivazioni saranno trasmesse alla procura di Roma perché “valuti la possibilità di svolgere ulteriori indagini al fine di accertare eventuali responsabilità di persone diverse” dai poliziotti della penitenziaria già giudicati.

Per la corte d’Appello le lesioni subite da Cucchi dopo il suo arresto per droga

“debbono essere necessariamente collegate a un’azione di percosse e, comunque, da un’azione volontaria, che può essere consistita anche in una semplice spinta, che abbia provocato la caduta a terra, con impatto sia del coccige che della testa contro una parete o contro il pavimento”.

A tirare in ballo i carabinieri che arrestarono Cucchi erano stati anche gli agenti di polizia penitenziaria assolti. Ma la famiglia del giovane ha spesso sostenuto che non potevano essere stati i militari a picchiare Stefano.