Processo Stefano Cucchi. Il padre: con accuse così lo stanno riuccidendo

Stefano Cucchi
Stefano Cucchi

ROMA, 30 APR – ”Rispettiamo questa sentenza e questa Corte; il nostro avvocato già un anno fa ci aveva preavvisato che con questi presupposti i pm ci avrebbero portato al massacro”. È il commento di Giovanni Cucchi, padre di Stefano, alla sentenza con la quale la III Corte d’appello di Roma ha assolto Claudio Marchiandi, il funzionario del Prap accusato di avere concorso alla falsa rappresentazione delle reali condizioni del ragazzo per consentire il suo ricovero al Pertini, di avere abusato del suo ufficio redigendo personalmente in ospedale in orario extra-lavorativo la richiesta di disponibilità del posto letto, e di avere aiutato gli agenti della ‘penitenziaria’ ad eludere le investigazioni.

Il padre di Stefano (che, come sempre, ha assistito insieme con sua moglie all’udienza) ha poi aggiunto: ”Con questa tipologia di capi d’imputazione stanno uccidendo di nuovo mio figlio. Speriamo che nel processo principale la superperizia disposta dalla Corte d’assise sia equa e porti alla verità che fino ad oggi non è arrivata”.

Gestione cookie