“Stefano D’Orazio dei Pooh è mio padre”: indagata per falso

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Febbraio 2016 - 11:41 OLTRE 6 MESI FA
"Stefano D'Orazio dei Pooh è mio padre": indagata per falso

“Stefano D’Orazio dei Pooh è mio padre”: indagata per falso

VENEZIA – “Stefano D’Orazio dei Pooh è mio padre”: indagata per falso. Prima ha trascinato in Tribunale civile il batterista dei Pooh, Stefano D’Orazio, chiedendo di accertare che è il suo vero padre. Ma, tra pochi giorni, Francesca Michelon dovrà a sua volta comparire in un’aula di giustizia, questa volta in sede penale, per difendersi dall’accusa di falso ideologico che, secondo la Procura di Venezia, avrebbe commesso in una delle iniziative legali intraprese proprio per dimostrare di essere figlia del celebre musicista.

Francesca Michelon ha 31 anni era ed è tuttora sicura: “Sono la figlia naturale del batterista dei Pooh Stefano D’Orazio”. Quest’ultimo, però, non le crede. O almeno non vuol sapere nulla di questa storia al punto che ha anche rifiutato di sottoporsi alla sola prova in grado di certificare o smentire il tutto, il test del Dna.

La novità che emerge ora riguarda Francesca Michelon: assieme alla madre Oriana Bolletta (residente a Jesolo), e all’ex marito di quest’ultima, Diego Michelon (di Vicenza), risulta indagata per falso ideologico. Gianluca Amadori per Il Gazzettino racconta:

Il pm di Venezia, Elisabetta Spigarelli, ha chiesto il rinvio a giudizio dei tre con l’accusa di aver ottenuto nel 2013, dal Tribunale civile di Venezia, la sentenza di disconoscimento di paternità di DiegoMichelon dichiarando che l’uomo aveva appreso di non essere il vero padre di Francesca da meno di un anno. L’articolo 244 del codice civile, prevedeva all’epoca il termine di dodici mesi per poter avviare azione di disconoscimento (la norma è stata poi modificata), mentre la Procura è convinta che l’uomo sapesse da molto più tempo di non essere il vero padre di Francesca, e lo accusa di aver dichiarato il falso, assieme alla “figlia” e all’ormai ex moglie, per poter ottenere quella sentenza e non essere dichiarato decaduto dalla richiesta. Senza disconoscimento da parte sua, infatti, non sarebbe stato possibile avviare a Marsala la causa per accertare la paternità del musicista.