Steven Babbi, morto il 24enne cui l’azienda continuò a pagare lo stipendio dopo stop Inps a indennità

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Febbraio 2020 - 19:33 OLTRE 6 MESI FA
Steven Babbi, morto il 24enne cui l'azienda continuò a pagare lo stipendio dopo stop Inps a indennità

Steven Babbi, morto il 24enne cui l’azienda continuò a pagare lo stipendio dopo stop Inps a indennità

BOLOGNA – E’ morto a 24 anni Steven Babbi, giovane di Cesenatico che lottava da 13 anni contro il sarcoma di Ewing, forma tumorale molto aggressiva. A dare la notizia è l’azienda Siropack, per cui lavorava. Il suo caso fece il giro d’Italia nel 2017 quando, avendo superato i 180 giorni di assenza dal lavoro previsti dalla legge, gli fu sospesa l’indennità di malattia da parte dell’Inps. Fu così che proprio la sua azienda, attiva nel settore degli imballaggi, intervenne, continuando a pagargli lo stipendio. E per quel gesto i titolari della società Barbara Burioli e Rocco De Lucia, sono stati nominati dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

“Lotteremo con ancor maggiore determinazione per tenere viva la sua testimonianza e dare voce alla richiesta di escludere dal limite di 180 giorni di malattia retribuita annuale tutti i malati oncologici, per restituire a ciascun lavoratore quella dignità che Steven ha dimostrato fino alla fine, e per far sì che il nostro Paese destini più fondi alla ricerca affinché i nostri malati possano avere una maggiore speranza di vita”, scrive ora l’azienda su Facebook. Il funerale sarà lunedì alle 14.30 nella chiesa Bagnarola di Cesenatico.

L’istituto di previdenza all’epoca fu inflessibile: il diritto alla malattia retribuita scade dopo 180 mesi, quindi assegno bloccato. Però, per fortuna, Steven Babbi era un ragazzo di 22 anni straordinario, amato nel suo ambiente di lavoro. E la solidarietà che ha ricevuto da colleghi e datore di lavoro alla Siropack è commovente, oltre che estremamente utile: appresa la notizia dell’indisponibilità dell’Inps a farsi carico di Steven, prima i dipendenti hanno pensato a una colletta, poi l’azienda stessa ha deciso di continuare a erogare regolarmente il suo stipendio. Un segno di vicinanza concreta a Steven, un segnale “politico”, perché, come dicono i titolari dell’azienda, se queste sono le leggi vanno modificate. (Fonte Ansa).