Strage di lupi in Maremma, protestano gli animalisti

di redazione Blitz
Pubblicato il 4 Gennaio 2014 - 01:09 OLTRE 6 MESI FA

lupiGROSSETO – Erano oltre 150 gli animalisti che il 3 gennaio in piazza Dante a Grosseto hanno manifestato contro la strage di lupi in Maremma – altri due portano a 8 il bilancio dei morti – ma anche per chiedere le dimissioni del presidente della provincia Leonardo Marras e del responsabile veterinario della Asl 9 che aveva auspicato, nei giorni scorsi, l’abbattimento dei randagi. Slogan, cori e bandiere hanno accompagnato il presidio, che è durato oltre tre ore.

“Gli animali vanno rispettati. Chi dice che vanno uccisi sbaglia”, ha detto Walter Caporale, presidente nazionale degli Animalisti Italiani. Continua intanto la guerra in Maremma tra allevatori e predatori. Altri due lupi, come riporta La Nazione, sono stati trovati morti sulle strade del territorio di Scansano in provincia di Grosseto. Le carcasse, ai bordi delle strade, erano state catturate con i lacci illegali e poi sono stati uccisi a fucilate. Indaga la Polizia Provinciale. Con questi due ritrovamenti salgono a 8, in due mesi, i predatori (lupi e ibridi) uccisi a fucilate in Maremma.

Ma ora anche la politica si muove. Luca Sani, presidente della commissione agricoltura della Camera, ha presenta to infatti un’interrogazione alla commissione ambiente della Camera. Scrive il Tirreno:

Chiedere la deroga all’Europa per chiedere l’abbattimento di specie protette, spetta agli Stati, che hanno una propria autonomia e soggettività. Ma come ricorda Sani, l’inghippo sta nel fatto che l’Italia non ha normative che regolino la conservazione o protezione delle specie protette, se non la legge 157 che recita che le specie di questo tipo non possono essere oggetto di caccia e il “Piano per la conservazione dei lupi”, redatto nel 2012 dall’Ispra e valido per 5 anni, dove vi sono raccomandazioni di comportamenti specifici agli enti locali.

«È necessario un aggiornamento del piano – afferma Sani – per elaborare protocolli di interventi per il monitoraggio e la prevenzione per promuovere un’effettiva sostenibilità territoriale del lupo».