Studentessa con la benda per la interrogazione in Dad: troppo brava per non ‘copiare’, la prof la costringe

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Aprile 2021 - 13:00 OLTRE 6 MESI FA
Studentessa con la benda per la interrogazione in Dad: troppo brava per non 'copiare', la prof la costringe

Studentessa con la benda per la interrogazione in Dad: troppo brava per non ‘copiare’, la prof la costringe (Foto archivio Ansa)

Una studentessa troppo brava per essere ‘onesta’: e così la prof le fa mettere una benda durante la interrogazione a distanza, in Dad (Didattica a distanza). E’ accaduto a Verona, protagoniste una studentessa quindicenne di liceo e la sua docente di tedesco.

“Prenda una sciarpa e si bendi, voglio vedere se ha studiato davvero”, avrebbe detto la professoressa alla ragazza, secondo quanto riferisce Repubblica. 

La giovane ha quindi accettato si legarsi una sciarpa sugli occhi, sotto lo sguardo dei compagni anche loro collegati. 

Studentessa con la benda per la interrogazione: il precedente a Scafati

Un caso analogo a quanto accaduto lo scorso ottobre in un liceo di Scafati, in provincia di Salerno. Ma questa volta gli studenti gli studenti hanno parlato con il dirigente scolastico e chiedono che vengano presi provvedimenti, parlando di una richiesta, da parte dell’insegnante, “repressiva e violenta”.

Del resto, ricorda Repubblica, sono molti gli espedienti messi a punto da alcuni studenti in questi lunghi mesi di Dad: dal libro posizionato sulla scrivania ma fuori dal campo visivo della telecamera del pc, ai bigliettini appiccicati intorno al monitor o sulle pareti di casa, solo per citarne alcuni. 

E così la docente di Verona ha fatto la richiesta alla studentessa, che aveva iniziato in modo brillante l’interrogazione di lingua e letteratura tedesca. 

La denuncia della studentessa e dei rappresentanti di istituto

“Mi sono sentita a disagio, come se mi stessero accusando di imbrogliare”, ha spiegato la giovane ai rappresentanti d’istituto e agli esponenti della Rete degli studenti medi veronesi, che ora vogliono chiarire l’accaduto. 

“Il nostro appello è di denunciare tutti i professori che fanno simili richieste: noi ci siamo, ci occuperemo delle vertenze”, dice Lorenzo Baronti, rappresentante d’istituto.

Ed ora la registrazione della lezione potrebbe arrivare all’Ufficio scolastico regionale, che potrebbe decidere di prendere provvedimenti disciplinari nei confronti dell’insegnante.