Milano “capitale” delle violenze sessuali: nel 2009 sono state 480, più di una al giorno

Pubblicato il 16 Novembre 2010 - 16:57 OLTRE 6 MESI FA

Spetta a Milano il triste primato di ‘capitale degli stupri’, ovvero quello della città con il più alto numero di  violenze sessuali denunciate in Italia. Nel solo 2009 sono state 480, più di una al giorno.

A riportarlo sono gli esperti dell’Associazione ginecologi ospedalieri (Aogoi), nel loro convegno in corso a Milano. Un terzo delle donne, dicono gli esperti, ha subito una qualche forma di sopraffazione nel corso della vita: ”Una vera e propria emergenza, che riteniamo fra le massime priorita”’ dice Valeria Dubini, vice-presidente Aogoi.

In più, in quasi un caso su due (45%) le violenze sono su donne separate o divorziate e con una laurea (36%); nel 35% dei casi sono dirigenti o libere professioniste e abitano al Centro-Nord (64%), prevalentemente in aree metropolitane (42%).

Per affrontare il problema i ginecologi Aogoi hanno scritto un manuale con cui dotare ospedali e consultori, che spiega ai sanitari come affrontare i casi di abuso. Un capitolo è dedicato alle conseguenze fisiche e psichiche della violenza, che ”sono devastanti: l’81% delle protagoniste di atti di suicidio ha alle spalle episodi di abuso – spiega Alessandra Graziottin, direttore della ginecologia al San Raffaele Resnati di Milano e co-presidente del congresso -: diffusissima è  anche la sindrome post traumatica da stress, ma anche i disturbi dell’alimentazione e del sonno, l’isolamento sociale, senza contare il rischio di aver contratto malattie sessualmente trasmissibili o di gravidanze indesiderate”.

”Ancora oggi – aggiunge l’esperta – solo l’8,4% degli stupri viene denunciato. E chi lo fa ha in genere un livello socio-culturale più  alto, dato che spiega come siano queste le donne più disponibili a parlare della violenza subita”. Anche per questo i ginecologi Aogoi hanno voluto ‘Soccorso Rosa’, un ambulatorio attivo all’ospedale San Carlo di Milano dal 2007: ”L’obiettivo è far emergere i casi sommersi – conclude Mauro Buscaglia, direttore della ginecologia della struttura e co-presidente del congresso – per intervenire non solo sugli episodi di emergenza ma anche sui tantissimi, prolungati, abusi che avvengono in famiglia”. L’autore della violenza, infatti, è  il partner nel 69,7% dei casi, l’ex fidanzato nel 55,5% e un’estraneo ‘solo’ nel 6,2% delle violenze.

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