Stupri Rimini, Gip: “Guerlin Butung malvagio, così ha scatenato il branco”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Settembre 2017 - 06:30 OLTRE 6 MESI FA
Stupri Rimini, Gip: "Guerlin Butung malvagio, così ha scatenato il branco"

Stupri Rimini, Gip: “Guerlin Butung malvagio, così ha scatenato il branco”

BOLOGNA – Un uomo malvagio e violento, incapace di frenare istinti e appetiti sessuali e insensibile al rispetto degli altri. Il gip di Rimini Vinicio Cantarini descrive così Guerlin Butungu, congolese di 20 anni, considerato il capo branco degli stupratori di Rimini.

Il gip Cantarini ha disposto il carcere per Butungu e per gli altri indagati, riconosciuti dalle vittime delle violenze della notte tra 25 e 26 agosto e tutti minorenni, sottolineando che ha agito:

“lumeggiano l’indole particolarmente malvagia e violenta dell’uomo, incapace a frenare-controllare malsani istinti e appetiti sessuali, del tutto insensibile al rispetto dell’altrui integrità fisica e sessuale”.

Il tutto, “a dispetto, peraltro – prosegue il giudice – di un fare e di un aspetto apparentemente gentile ed educato, forse anche abilmente utilizzato proprio per adescare le giovani vittime”. Questo è apparso anche dall’interrogatorio di convalida, “quando però neppure è riuscito a manifestare, non solo alcun segno di pentimento, ma neanche una qualche maturata consapevolezza dell’estrema gravità delle azioni compiute”.

Non solo Guerlin Butungu ha partecipato, sottolinea il gip nell’ordinanza in cui dispone la custodia in carcere, ma è stato lui ha scatenare il branco:

“Partecipò alla violenza sessuale di gruppo e agli altri atti predatori, ma fu proprio lui a scatenare il branco, a dirigere la brutale aggressione, ad ‘impadronirsi’ per primo del corpo delle giovani donne per dar sfogo ai propri bestiali istinti sessuali”.

Se l’indagato, nell’interrogatorio, ha smentito un coinvolgimento diretto, dicendo di aver assistito e scaricando le colpe sui tre minori che erano con lui, secondo il Gip “ne è solare la menzogna”:

“La verità è quella che si ricostruisce dalle parole delle vittime che concordano sul ruolo di capo e degli stessi complici minorenni che hanno confessato. E cioè che anche Butungu partecipò, attivamente e in prima persona alla violenza di gruppo e agli atti predatori”.