Stupro nell’aquilano, il militare accusato in cella con Parolisi

Pubblicato il 25 Febbraio 2012 - 20:16 OLTRE 6 MESI FA

L'AQUILA – Gip e cella in comune per Francesco Tuccia, il militare avellinese arrestato il 23 febbraio all'Aquila per tentato omicidio e violenza sessuale ai danni di una studentessa, e Salvatore Parolisi, in carcere dal 20 luglio scorso perche' accusato di avere ucciso la moglie, Melania Rea.

I due dividono la stessa cella nel carcere di Teramo e Tuccia martedi' prossimo sara' sottoposto all'interrogatorio di garanzia dal Gip Giuseppe Romano Gargarella, lo stesso che nel ruolo di giudice del Tribunale del Riesame rigetto' l'istanza di scarcerazione per Salvatore Parolisi.

Mentre continuano ad essere gravi le condizioni della studentessa laziale – conosciuta da Tuccia in una discoteca di Pizzoli (L'Aquila), pochi minuti prima della violenza -, il legale del soldato, Alberico Villani, ha ribadito che si era trattato di un rapporto consenziente con un epilogo al di la' delle intenzioni, ed ha sottolineato che prima di stabilire una strategia deve verificare le dichiarazioni rese dal suo assistito sia ai carabinieri subito dopo il fatto sia ai vertici del 33/esimo reggimento artiglieria ''Acqui'' dove prestava servizio.

Parolisi – per il quale il 12 marzo il giudice decidera' sulla richiesta di giudizio abbreviato condizionato – e Tuccia sono detenuti nel reparto ''protetti'' del carcere di Catrogno; secondo quanto si e' appreso, la scelta di metterli nella stessa cella sarebbe stata determinata dal fatto che entrambi sono militari.