“Mi chiamo Suarez e questo è un cocomero”, le “difficili” domande dell’esame di italiano

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Settembre 2020 - 10:23 OLTRE 6 MESI FA
"Mi chiamo Suarez e questo è un cocomero", le "difficili" domande dell'esame di italiano

“Mi chiamo Suarez e questo è un cocomero”, le “difficili” domande dell’esame di italiano (Foto Ansa)

“Come ti chiami?”. “Cos’è questo?”. “Parlaci di una città italiana”. Le domande “impossibili” dell’esame di italiano sostenuto da Luis Suarez. 

Non sono proprio difficili le domande ricevute da Luis Suarez nell’esame di italiano sostenuto lo scorso 17 settembre all’Università per Stranieri di Perugia. “Come ti chiami?”, gli viene subito giustamente chiesto. “Mi chiamo Luis Alberto Suarez Diaz e sono uruguaiano“.

Quindi al calciatore vengono fatte vedere due foto, “cosa sono questi?”. C’è l’immagine di un cocomero, poi quella di un supermercato. Gli viene chiesto di parlare di una città italiana: Suarez cita Torino, proprio la sede della Juventus, squadra che fino a quel momento sembrava pronto ad assicurargli un nuovo contratto. In tutto 12 minuti di colloquio.

Le indagini sull’esame e non solo

Secondo chi indaga l’esame si sarebbe svolto “in una seduta ad hoc” per consentirgli di ottenere l’attestazione della conoscenza della lingua italiana di livello B1 e richiedere la cittadinanza. Oltre alle telefonate intercettate, una delle prove in mano a investigatori e inquirenti sarebbe un file Pdf che, stando alle indagini, conterrebbe quesiti del tutto identici a quelli chiesti poi a Suarez. 

Ora si riparte da un vertice investigativo per programmare e proseguire a pieno ritmo l’indagine sull’esame. Accertamenti che come ha annunciato il capo dell’Ufficio Raffaele Cantone dovranno svolgersi in modo tale da “garantire le doverosa riservatezza” per fare piena luce su quanto successo il 17 settembre scorso. L’inchiesta ora sta vivendo, almeno apparentemente, una momento di pausa. Per disposizione dello stesso Cantone non è stato svolto alcun atto istruttorio dopo i troppi segreti istruttori violati nei giorni scorsi. (Fonte Ansa).