Suicida davanti al cimitero, lascia un biglietto “Affari a rotoli”

Pubblicato il 10 Dicembre 2009 - 16:21 OLTRE 6 MESI FA

Cimitero di Postioma

La crisi economica miete le sue prime vittime. E non parliamo di soldi. A Istrana (Treviso) un uomo di 61 anni, Danilo Gasparini, si è suicidato davanti ad un cimitero con il gas di scarico della propria auto. Morendo ha lasciato un biglietto ai suoi cari: «Gli affari vanno a rotoli». E si riferiva alla sua piccola fabbrica di crocifissi prossima al fallimento.

Il suo corpo è stato ritrovato mercoledì 9 ma il suicidio è avvenuto lunedì 7 dicembre. Prima Gasparini ha scritto di suo pugno il biglietto lasciato ai familiari. Poi ha preso la vecchia Renault per dirigersi verso il non lontano cimitero di Postioma di Paese. Ha parcheggiato la vettura in un luogo discreto dove non potesse attirare più di tanto l’attenzione e poi ha collegato il tubo di scappamento all’abitacolo e si è chiuso dentro.

I familiari, che lo attendevano per pranzo, si sono allarmati sin dal primo pomeriggio di lunedì e hanno subito avvertito i Carabinieri. Fino a quando qualcuno non è andato nella sede della piccola ditta dove Gasparini realizzava crocifissi in ferro battuto trovando il biglietto. Da allora sono cominciate le ricerche, terminate solo alle 16 di mercoledì.

Gasparini veva lavorato a lungo come gommista e rivenditore di marmitte ma negli ultimi tempi gli affari non erano andati bene e, per rimediare a difficoltà finanziarie legate alla scarsità di commissioni, aveva ceduto parte dei locali a un esercizio pubblico, riservando per sè un piccolo spazio in cui svolgeva lavori in ferro battuto, crocifissi e altro, che andava a vendere al mercato.

La nuova attività però non è decollata e gli attriti con il fratello hanno accelerato in maniera drammatica la decisione di farla finita. Danilo Gasparini lascia la moglie, una figlia sposata e un figlio che frequenta la scuola dell’obbligo.