Tamango: il cocktail “allucinogeno” con radici euforizzanti africane e alcol a 70°

di Redazione
Pubblicato il 17 Ottobre 2017 - 10:43 OLTRE 6 MESI FA
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Tamango: il cocktail “allucinogeno” con radici euforizzanti africane e alcol a 70°

ROMA – Tamango: il cocktail “allucinogeno” con radici euforizzanti africane e alcol a 70°. Chissà se la BBC inglese lo rifarebbe ancora il servizio di 10 anni in cui celebrava il misterioso cocktail “stupefacente” dal nome esotico ma nato in un bar di Torino: ora che un sedicenne è finito in coma per aver bevuto il “Tamango”, ci si chiede giustamente cosa ci sia dentro questa bevanda. E’ pericolosa? Davvero è allucinogena?

Iniziamo col dire che gli inventori del cocktail custodiscono gelosamente il segreto della sua composizione. Elena Di Lorenzo e il marito, proprietari del locale Les Arcades in via Fratelli Calandra, si limitano a riferire di un mix di radici, infusi e alcol. “Dopo aver viaggiato in tutto il mondo, abbiamo scoperto diverse piante e radici che sono state usate in bevande per rendere felici i matrimoni, i funerali e altri eventi. Ogni pianta o radice ha un effetto o uno scopo diverso”, dichiararono alla BBC.

Quindi erbe medicinali della tradizione africana, in questo caso, che provocano “senso di euforia e desiderio di ballare”. Immediato e dirompente. Il Tamango – nome che deriva da una novella ottocentesca di Prosper Merimeé il cui protagonista è uno schiavo africano che si ribella – contiene alcol a 70 gradi (per dire whiskey, vodka o rum serviti regolarmente sono a 40 gradi). Considerando che il cocktail prescrive un consumo per metà tutto d’un fiato, la “botta” arriva subito.

E violenta: dire che il Tamango sia la risposta italiana all’assenzio francese (prima vietato poi ricomparso in forma più blanda) non è campato in aria, tuttavia affermare che conduca a stati di allucinazione non è confermato da prove empiriche.