Tamara Pisnoli, ex moglie De Rossi, arrestata per sequestro imprenditore

di Redazione Blitz
Pubblicato il 1 Dicembre 2014 - 10:28| Aggiornato il 18 Aprile 2020 OLTRE 6 MESI FA
Tamara Pisnoli, ex moglie De Rossi, arrestata per sequestro imprenditore

Tamara Pisnoli, ex moglie De Rossi, arrestata per sequestro imprenditore (foto Lapresse)

ROMA – Arrestata Tamara Pisnoli, ex moglie del calciatore della Roma Daniele De Rossi. La Pisnoli è tra le otto persone arrestate a Roma per la vicenda dell’ imprenditore romano sequestrato e seviziato. Scrive l’Ansa che le violenze sarebbero avvenute nel suo appartamento dell’Eur. La donna si trova ai domiciliari.

L’uomo, secondo l’accusa, era stato rapito nella speranza che pagasse i soldi che doveva restituire dopo aver chiesto un prestito. La vittima aveva denunciato che era in un bar dell’Eur quando è stato prelevato da alcune persone che lo hanno caricato in auto e portato in una casa dove per ore lo hanno picchiato e seviziato.

Scrive l’Ansa che Tamara, figlia di Massimo Pisnoli ucciso nel 2008 con un colpo di pistola alla schiena da alcuni suoi complici in alcune rapine messe a segno a Roma, in passato aveva acquistato dalla vittima una licenza per la produzione di energia con impianti fotovoltaici, pagandola 80mila euro, ma poi sarebbe venuto meno il suo progetto d’impresa e quindi avrebbe preteso di riavere indietro i soldi con gli interessi (150mila euro).

Il sequestro risale alla sera del 17 luglio e la vittima ha avuto un referto medico di 30 giorni di prognosi per le fratture e le ferite. Gli investigatori hanno individuato anche altri due mandanti. Si tratta di due fratelli di 30 e 37 anni, entrambi con precedenti di polizia, che avevano precedentemente prestato 100mila euro alla vittima, applicando interessi usurai. Prima del sequestro, l’uomo avrebbe già pagato in 6 mesi oltre 340mila euro, ma i due fratelli pretendevano il pagamento di ulteriori 86mila euro.

La vittima, un imprenditore romano titolare di una società che opera nel settore dei fotovoltaici, è stato trattenuto per ore nell’abitazione. Gli aggressori lo avrebbero malmenato e seviziato con un coltello, procurandogli ferite da taglio sul cuoio capelluto per indurlo a pagare.

L’uomo, rapinato dell’orologio e dei soldi che aveva con sé, fu rilasciato poi in stato confusionale in strada e ricoverato in ospedale per le ferite riportate. I carabinieri hanno ricostruito che il sequestro era stato organizzato al fine di attuare un ‘recupero crediti per conto terzi’, inducendo in tal modo, con violenza e minacce, l’uomo a restituire i soldi pretesi a seguito di un prestito usurario e di un affare finito male.