Tangenti in Abruzzo, gli indagati dai magistrati. Daniela Stati: “Quell’anello fu un regalo, non una mazzetta”

Pubblicato il 3 Agosto 2010 - 18:29 OLTRE 6 MESI FA

Daniela Stati

Respingono le accuse i due arrestati nell’inchiesta per corruzione sulla ricostruzione post-terremoto in Abruzzo. Primi a comparire per l’interrogatorio di garanzia davanti al Gip dell’Aquila, Vincenzo Angeloni ed Ezio Stati, esponenti del Pdl, si sono detti estranei ai fatti. E anche la figlia di Stati, Daniela, assessore regionale dimissionario dopo l’interdizione dai pubblici uffici, prima di parlare davanti al Gip, spiega la sua posizione ai giornalisti. ”Se devo essere accusata perche’ voglio che dei lavoratori possano avanzare diritti nei confronti della Regione Abruzzo, è vero, come politico ho fatto questo”.

Il riferimento di Daniela Stati è ad Abruzzo Engineering, società della Regione Abruzzo in house. ”Ci sono 12 pareri legali e 8 delibere fatte dalla Giunta precedente alla mia che la certifica in quanto tale, come società che deve prendere i lavori da parte della Regione”. E la Regione Abruzzo, ha ammesso l’ex assessore, è stata più volte incalzata, in questi mesi, dalle richieste dei dipendenti di poter lavorare. ”Sono stata nominata assessore nel gennaio 2009 – ha spiegato -, ho avuto un problema di salute che mi ha fatto assentare per oltre un mese, poi il 6 aprile c’è stato il terremoto. Nel frattempo, mi sono confrontata con i dipendenti di Abruzzo Engineering che non prendevano lavori e se ne lamentavano”.

La società (costituita sotto la presidenza di Del Turco, ha redatto uno studio sul rischio sismico, mai utilizzato) ha circa 200 dipendenti, è partecipata a 60% da Regione Abruzzo, 30% da Finmeccanica attraverso Selex, 7,50% da Provincia dell’Aquila, 2,5% da Provincia di Pescara. L’ex assessore Stati ha raccontato di essersi rivolta al Governatore per parlargli dei dipendenti della società: ”Chiamai Chiodi per valutare la possibilità di un loro inserimento”.

A proposito delle dimissioni, Daniela Stati ha spiegato di averlo fatto ”per correttezza istituzionale, perchè credo che è una gran cosa e un gran senso di responsabilità, anche nei confronti del mio partito”, il Pdl. Una conferenza stampa, convocata per domani ad Avezzano (L’Aquila) dall’ex assessore, e’ stata intanto annullata. Oggi, prima di lei, davanti al Gip sono già comparsi, per l’interrogatorio di garanzia, Ezio Stati, padre di Daniela, assessore regionale Dc negli anni Novanta e capogruppo regionale di Forza Italia nel 2000, e Vincenzo Angeloni, già deputato Fi. Entrambi ieri sono finiti in carcere. Per entrambi, assistiti dall’avvocato Antonio Milo, è stata presentata istanza di scarcerazione.

”Stati è totalmente estraneo ai fatti contestati – ha detto Milo – in quanto ha spiegato in maniera chiara e persuasiva tutte le intercettazioni, rispondendo a giudice e pubblico ministero”. Quanto ad Angeloni, Milo ha raccontato ai giornalisti – al termine dall’interrogatorio di questa mattina, il primo della giornata – che l’ex parlamentare marsicano ”ha respinto le interpretazioni delle intercettazioni ambientali e telefoniche date dalla Procura. La sua posizione – ha aggiunto – e’ totalmente sganciata da quello che dovrebbe essere il profilo corruttivo essenziale della vicenda secondo l’impostazione data dagli inquirenti”.

Daniela Stati, parlando ai giornalisti, ha anche chiarito la provenienza di un misterioso anello: ”Non abbiamo avuto nessun regalo da Vincenzo Angeloni (l’ex deputato prima di An e poi di Fi arrestato con Ezio Stati), nè tantomeno un anello con brillante dal valore di 15mila euro”. Mentre il suo compagno, Marco Buzzelli, e’ impegnato nell’interrogatorio di garanzia davanti al gip, l’ex assessore abruzzese Daniela Stati, ha spiegato ai giornalisti che affollavano il Tribunale dell’Aquila le circostanze relative all’anello che l’accusa ritiene esserle stato donato per favorire una società amica. ”Il mio compagno aveva affittato un appartamento a un giocatore del Pescina o dell’Avezzano Calcio. Chi faceva parte della dirigenza di questo Avezzano o Pescina calcio era questo Luca Mastroianni, il quale ha un negozio di pietre preziose. Il mio compagno quando è venuto a casa mi ha detto: ‘io ti vorrei fare un regalo perche’ ho conosciuto questa persona e mi darebbe l’anello con un brillante da un carato solo a 6mila euro”’.

”Io ed il mio compagno abbiamo litigato – ha spiegato ancora l’ex assessore ai giornalisti – perché gli ho detto: ‘Ti hanno già fregato l’affitto, perché questo giocatore della squadra di pallone, un certo Cipolla, è stato in affitto 10 mesi a casa del mio compagno senza pagarci’. Lui mi ha risposto: ‘Vediamo, adesso ci provo a parlare, vediamo se riesco a prendermi l’anello. A me non hanno mai dato un affitto”’. ”Marco ha detto che una volta che ha preso l’anello – ha proseguito a spiegare Daniela Stati – lo ho fatto valutare da un gioiellere di Avezzano conosciuto e mi ha fatto notare che non ha certificato o nulla e se glielo valutano 3mila euro è anche troppo”. ”Quando sono tornata a casa gli ho detto: ‘Non solo avanzi l’affitto ma ci siamo fatti anche prendere in giro con un anello che non e’ neanche il valore dei soldi che dovevano ridarci’. Questa – ha concluso l’ex assessore – è la grande regalia che hanno fatto all’assessore Stati”.