Il Fatto: “Tangenti dietro i libri antichi, indagato Dell’Utri”

Pubblicato il 17 Maggio 2012 - 20:04 OLTRE 6 MESI FA
dell'utri

Marcello Dell'Utri (Lapresse)

ROMA – Secondo quanto si legge in un articolo a firma di Marco Lillo e Ferruccio Sansa sul Fattoquotidiano, il senatore Marcello Dell’Utri sarebbe indagato a Firenze in una nuova inchiesta per corruzione avviata dai pm Luca Turco e Giuseppina Mione, insieme al Ros dei carabinieri, per una vicenda legata al progetto di un impianto fotovoltaico a Gela, in provincia di Caltanissetta, ma mai realizzato.

Si legge sul Fatto: “Un impianto che dovrebbe essere realizzato dalle società dell’oligarca russo Viktor Vekselberg (non indagato) su terreni di proprietà di Stefano Italiano (non indagato). I pm ipotizzano che per ottenere il via libera delle autorità sia stato chiesto l’intervento di Dell’Utri mentre De Caro si è interessato al progetto come consulente insieme con Domenico Di Carlo (non indagato), già capo della Segreteria del ministro dell’Agricoltura Saverio Romano”.

Stando a quanto invece riporta l’Ansa, a dare input alle indagini sarebbe stata una somma di 400.000 euro transitata su conti dell’ex Credito Cooperativo Fiorentino, la banca presieduta per venti anni da Denis Verdini e da poco messa in liquidazione dopo una lunga ispezione di Bankitalia.

Si legge sull’Ansa: “Gli inquirenti sospettano che il denaro non sarebbe stato versato a Dell’Utri dall’antiquario pugliese, residente a Verona, Marino Massimo De Caro come pagamento di un incunabolo, secondo quanto riporta la casuale, bensi’ hanno scoperto che proveniva da un conto a Cipro della societa’ AvelarEnergia, che si occupa di parchi eolici e solari e che fa parte del gruppo Renova degli oligarchi russi Viktor Vekselberg e Igor Akhmerov. Secondo l’accusa, Dell’Utri, grazie al suo ruolo istituzionale, avrebbe favorito, anche in collaborazione con De Caro, gli interessi dei due russi. Dell’Utri era gia’ indagato per le vicende dell’ex Credito Cooperativo Fiorentino ed e’ proprio esaminando la sua posizione che sono emersi i 400.000 euro da Cipro”.