Tangenti per la procreazione assistita: ginecologo sceglie di non rispondere

Pubblicato il 21 Dicembre 2011 - 16:50 OLTRE 6 MESI FA

BELLUNO – Si e' avvalso della facolta' di non rispondere, durante l'interrogatorio di garanzia il primario di ginecologia dell'ospedale di Pieve di Cadore Carlo Cetera, arrestato due giorni con l'accusa di aver chiesto tangenti alle coppie che volevano accedere alle liste per la procreazione assistita.

Il medico deve rispondere di concussione aggravata e continuata. Cetera, 62 anni, e' in regime di custodia cautelare nella sua abitazione. All'uscita dal Tribunale di Belluno i suoi avvocati non hanno reso alcuna dichiarazione alla stampa. Il ginecologo e' sospettato di aver chiesto alle coppie che volevano aver un figlio con il metodo della procreazione assistita somme di denaro per accorciare i tempi di attesa.

Fra gli elementi in mano all'accusa vi sarebbe anche un video che riprende il medico nell'atto di ricevere del denaro all'interno di un bar di San Dona' di Piave (Venezia).