Tangenti, a Venezia respinta l’istanza di scarcerazione per Brentan

Pubblicato il 17 Febbraio 2012 - 20:12 OLTRE 6 MESI FA

VENEZIA – Resta agli arresti domiciliari, Lino Brentan, l'ex Ad della Societa' Autostrade Venezia-Padova, indagato per corruzione dalla Procura di Venezia.

I giudici del Tribunale del riesame hanno respinto l'istanza di scarcerazione presentata dai legali di Brentan, avvocati Giovanni Molin e Stefano Mirate, accogliendo appieno le tesi accusatorie. Il Pm Stefano Ancillotto avrebbe prodotto, tra l'altro, un'ulteriore testimonianza a carico di Brentan, in cui un imprenditore avrebbe ammesso di aver pagato una mazzetta da 15mila euro per poter partecipare ad alcuni lavori tra il 2008 e il 2010, eseguiti lungo l'arteria autostradale.

Brentan, nel corso del'interrogatorio di garanzia davanti al Gip, aveva negato gli addebiti, sostenendo che ad occuparsi delle opere erano i tecnici della societa' autostradale mentre lui si riservava compiti di indirizzo politico-gestionale. L'inchiesta, nel frattempo, si e' allargata anche verso il filone politico.

Brentan e' stato nel Pd – si e' dimesso con l'arresto – e avrebbe organizzato una cena per raccogliere fondi a favore del candidato del centro sinistra alla Provincia di Venezia nel 2009, Davide Zoggia, poi sconfitto dalla leghista Francesca Zaccariotto.